AEREI SU SAVONA
Storie di piloti ed aerei caduti in provincia di Savona
104 pagine, interamente illustrato in b/n, 16,5x24, brossura, Marvia Edizioni 2010
22 giugno 1944: uno Spitfire cade a San Pietro d’Olba (SV) in località Vallescura
12 agosto 1944: un B-24 esplode in volo su Savona
31 agosto 1944: Un Bristol Beaufighter cade a Bormida (SV) in località Crisaiolo
23 settembre 1944: un B-25 cade nei pressi di Altare (SV) in località Tagliate di Quiliano
La narrazione del ritrovamento dei reperti si arricchisce di foto storiche e
documenti inediti, interviste a testimoni e schede tecniche dei velivoli.
La
ricerca storica è soprattutto un lungo e paziente lavoro di archivio,
ora in gran parte facilitato dai mezzi telematici che annullano tempi e
distanze.
Senza quei supporti il nostro lavoro avrebbe richiesto
tempi lunghissimi e probabilmente non avremmo mai avuto la possibilità
e la fortuna di stabilire i contatti che sono stati decisivi per la
“risoluzione del caso”.
Documenti, testimonianze, diari, fotografie sono preziose informazioni
senza i quali un quadro storico non si riesce a ricostruire
correttamente.
Altrettanto preziosi sono eventuali oggetti sopravvissuti che aiutano a
meglio comprendere l’epoca in cui sono stati realizzati ed utilizzati e
che collegano precisamente le vicende storiche ad un sito e al suo
territorio.
L’archeologia è la scienza che si occupa di dare un aspetto tangibile
alla ricerca, ma ovviamente è dedicata ad epoche abbastanza remote.
Un sempre crescente numero di persone è attratto dagli eventi bellici
del secolo scorso, il legame emotivo è per alcune generazioni ancora
fortissimo, praticamente ogni famiglia d’Europa è stata toccata dai
drammi della prima e della seconda guerra mondiale. Moltissime persone
si dedicano al recupero di materiali e documentazione di questi
periodi.
Si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di iniziative del tutto
private, se spesso i fini sono lucrativi, per alimentare il mercato del
collezionismo, in alcuni lodevoli casi sono stati messi a disposizione
della comunità informazioni inestimabili tramite pubblicazione di
lunghi lavori di studio o resi fruibili oggetti e reperti e creati veri
e propri musei.
Se le pubblicazioni sono spesso limitate all’interesse di una ristretta
cerchia di iniziati ed appassionati, il poter visitare musei e
collezioni, in alcuni casi sorti spontaneamente sui luoghi stessi dove
si sono svolti i fatti storici, crea un ponte tra la storia e “l’uomo
della strada” che può consolidare fortemente la conservazione della
nostra memoria del passato e stimolare nuove ricerche e scoperte.
Questo modo di dare corpo alla storia è un formidabile mezzo di
divulgazione, ma spesso per giungere a questo livello sono necessari
anni di studi ed un lungo cammino non privo di difficoltà. E’ triste
dirlo, ma nel nostro paese molto spesso dedicarsi a queste iniziative
può causare un inevitabile confronto con istituzioni, leggi e
regolamenti con esiti spesso dubbi o problematici…
Non è questa la sede per discutere di argomenti molto superiori alle nostre modestissime possibilità.
Non possiamo però negare l’evidenza che, senza l’ausilio di uno
strumento rilevatore di metalli sarebbe stato impossibile recuperare
reperti dal terreno e dare un aspetto concreto ed una conferma alla
nostra ricerca. E questo è quanto avviene normalmente per il recupero
della maggioranza degli oggetti relativi ai due conflitti mondiali.
Se questo tipo di ricerca è spesso tollerata limitatamente a questi
periodi storici, è ancora del tutto assente una chiara
regolamentazione.
Speriamo dunque che questa nostra piccola iniziativa possa essere una
voce nel coro di quanti operano per la salvaguardia e la conservazione
della nostra storia.