Scheda del Libro

AutoriMichael Grant [1914-2004] e John Hazel

TitoloDizionario della Mitologia Classica

EditoreClub degli Editori (CDE) su licenza SugarCo

Anno: 1987

Traduzione: Katia Bagnoli

Copertina: Rigida

Pagine316

Stato di conservazione: Come Nuovo

Descrizione

I

 miti greci e romani sono una componente essenziale, indelebile del nostro attuale patrimonio culturale. Lungi dall'avere avuto origine da qualche singolo modello preciso e individuale come si è spesso frettolosamente argomentato, essi si svilupparono in risposta a un gran numero di differenti necessità sociali e psicologiche. Furono inventati per spiegare fenomeni naturali in un mondo prescientifico, per descrivere luoghi, riti, nomi i cui significati originali erano andati perduti, per giustificare usanze e istituzioni, per attribuire agli dei personalità e gesta drammatiche, per esaltare nazioni, tribù, stirpi e gerarchie politiche o sacerdotali, per gonfiare la storia antica con aggiunte inventive, per indulgere a una consapevole credulità con racconti di avventura ed eroismo; e talora semplicemente per divertire, intrattenere, ingannando le lunghe ore d'oscurità, o il tedio di un viaggio polveroso, o la tensione di una burrascosa traversata.

In ogni genere di mito, è la vicenda, il corso degli «eventi» mitici che conta. I nomi di Achille, Elena, Edipo, Romolo, Orazio Coclite evocano tutt'oggi degli echi, ma sono echi appannati e inutili senza la successione di ciò che si voleva credere fosse accaduto ai personaggi, successione narrativa che spesso percorre vie tortuose e innumerevoli ramificazioni. Ecco lo scopo di questo libro: sforzarsi di identificare e descrivere i principali e più noti avvenimenti costruiti all'interno di ogni narrazione mitologica, rilevando quando, di epoca in epoca, assumevano forme alternative e contraddittorie.

Ne emergerà allora - noi ce l'auguriamo - un quadro complessivo delle diverse scene che compongono uno tra i più formidabili sforzi creativi nella storia della civiltà. Sono racconti prodigiosi, che giustamente hanno meritato di essere tramandati in migliaia e migliaia di occasioni. Come più di uno psicologo o antropologo potrà facilmente confermare, essi sono pieni di profonde rivelazioni sull'universale condizione umana. Certo, ciò che ci raccontano non è verità storica. E una verità d'altro genere, che forse potremmo definire parastorica: e i suoi effetti stimolanti sul pensiero e il comportamento di Greci e Romani - avidissimi consumatori di questi miti - sembrano essere stati significativi quanto quelli della loro storia, della quale andavano tanto orgogliosi...