Scheda del Libro

Realizzazione editorialePaola Gribaudo

TitoloGribaudo (Catalogo)

EditoreStamperia Artistica Nazionale

Anno: 1989 (I Edizione, non comune)

IllustrazioniFotografie a colori

FotografieRodolfo Suppo

Saggio introduttivoAndrea De Benedetti

CopertinaMorbida con alette

Pagine127

Stato di conservazione: Più che Ottimo

Contenuto: Catalogo della mostra monografica su Ezio Gribaudo [n. 1929], svoltasi a Ferrara, presso le Gallerie Civiche di Arte Moderna del Palazzo dei Diamanti, dal 9 Luglio ad 24 Settembre 1989.


Innegabilmente l'uso dei materiali e le tecniche non tradizionali hanno costituito per Ezio Gribaudo la dominante del suo fare artistico che rielabora, vuoi coni derivati non solo formali dei media, vuoi con personali riletture dell'arte astratta, una propria esperienza «figurale» che nei lavori più recenti è andata assumendo maggiore pregnanza e significato.

Dalla mostra ferrarese del 1973 che lo vede impegnato nella presentazione dei logogrifi che gli hanno dato successo e notorietà è stato un susseguirsi di risposte estetiche attraverso innovazioni materiche, che variamente assemblate, determinano composizioni che ricordano in modo compromissorio e pittorico "positività e negatività" più sottilmente sfumate, sempre molto attento nell'indagare le possibilità espressive dei distinti materiali utilizzati che non vogliono costituire estrosi accostamenti di combinazioni materiche ma intendono tradursi in linguaggio e pensiero.

Vengono infatti, presentati a 15 anni di distanza, sempre a Palazzo dei Diamanti, i soli collages realizzati in quest'ultimo biennio e che lo vedono impegnato in alchimie figurative, dove si evidenzia un vitale e pacato lirismo e dove non sono assenti portati fabulistici e letterari che d'autorità inseriscono i lavori nella grande tradizione analitica del fare arte che vive, estrapolati e sublimati, aspetti di intima e personale realtà.

Una ricerca poliedrica, che rivela continuo e costante il ricorso alla fantasia e all'immaginazione tanto che si alterna ad aspetti cogniti e strumentali in un gioco di luci ed ombre che non mancano di sottolineare in maniera accattivante le variazioni dei temi, mantenendo le tensioni sempre alte e controllate e conferendo alle opere senso e compenetrazione, dove materia ed immagine magistralmente campite ubbidiscono alla necessità di ritmare e cadenzare con calibrati interventi la spazialità del supporto.

Confluenza quindi di linguaggi plurimi che sono propri del collage e che Ezio Gribaudo esalta con assonanze e dissonanze, offrendo così possibilità di lettura che assommano sensazioni fisiche ed emozioni mentali, entrambi dovuti, soprattutto, ai legami ormai esistenti fra differenziati modi comunicativi, che nel caso specifico sono fusi in unità spazio-temporale.

È fuori dubbio che questi collages elaborano anche una visione personale esplicitata nel campo dell'agire artistico; le distinte fasi di progettualità ideativa e di manualità operativa testimoniano inoltre una attenta e lucida riflessione sulle trascorse vicende artistiche, dando apporti non secondari.

Ripercorsi di memorie, quindi, i cui «terminali» visivi testimoniano partecipazione sentimentale e passione non disgiunte da acuta razionalità, dove segno e piani sovrapposti dicono di un rapporto che coinvolge passato e presente.