L’espressione canto a tenore identifica un genere di canto polifonico di tradizione orale diffuso nell’area centrale della Sardegna dai contorni stilistici relativamente definiti.
Quattro cantori maschi eseguono parti distinte e di norma non intercambiabili per cantare testi poetici eseguiti da una voce solista con accompagnamento vocale su sillabe non-sense eseguito dagli altri tre cantori.
Nell’uso tradizionale, documentato da fonti che risalgono alla fine del Settecento, il canto a tenore è lo strumento con cui nell’area centro-settentrionale dell’Isola si accompagna il ballo in piazza durante le feste di paese, si eseguono le serenate e si realizzano in forma cantata testi verbali in lingua sardo-logudorese. Queste pratiche, con l’eccezione della serenata, sostanzialmente in disuso, sono tuttora vive.