LA DOMENICA DEL CORRIERE

Rivista Originale del 30 Giugno 1957
Anno 59 nr. 26

pagine: 36
dimensioni: 39 x 29 cm



IN PRIMA PAGINA:
Il "tornado" nel Pavese. Un uragano di spaventosa violenza ha scatenato delle trombe d'aria contro Robecco e Valle Scuropasso, in provincia di Pavia, distruggendoli quasi completamente. A Robecco, il turbine ha investito la chiesa, dalla quale poco prima erano usciti i fedeli, ne ha fatto crollare i muri e troncato netto il campanile. Qualche minuto dopo il tornado è sceso sull'altro villaggio provocando la morte di sei pesci (Walter Molino)

NELL'ULTIMA PAGINA:

All'aeroporto del Bourget (Parigi), pilotato da Auguste Morel, ha compiuto il suo primo volo l'Atar C400P, uno stranissimo mezzo che non ha nè le ali del velivolo nè le pale dell'elicottero e che è comandato da due sole leve. L'apparecchio che si presenta come un lungo tubo, nasconde nella sua parte inferiore il turboreattore che gli da la spinta verso l'alto (Walter Molino)

ALL'INTERNO:
Eugenio Sue con i "Misteri di Parigi" guadagnò somme favolose per quel tempo (di Rodolfo De Angelis)
Inondazione nel Polesine
Lualdi in aereo porterà il saluto della patria agli italiani nel mondo
La "gattina" Georgia Moll
L'ora dell'atletica: Meconi, Bravi, Udini
Chi ha ucciso il "Cobra" di New York Serge Rubinstein?
D'Annunzio alle prese coi generali
Racconti celebri: il taciturno (di Arcadio Avercenko)
Le più grandi unità della flotta passeggeri italiane
Come funziona il totocalcio inglese
I tre funghi mortali che nascono in Europa possono essere confusi con dei tipi ottimi
La storia di Roma raccontata da Indro Montanelli (26)


...e molto altro ancora



 

VISITA IL NOSTRO NEGOZIO PER TROVARE TANTI ALTRI ARTICOLI INTERESSANTI:

LEGGENDO LA STORIA

 

CONDIZIONI DELLA RIVISTA:    BUONE, NORMALI SEGNI DEL TEMPO
NOTE PARTICOLARI:  PIEGA AL CENTRO (V. FOTO)


NB: LA RIVISTA PROVIENE DA UNA RACCOLTA RILEGATA. POSSIBILI SEGNI DEL TEMPO COME PICCOLI STRAPPI E PIEGHE O SEGNI DI COLLA SUI BORDI


PAGAMENTO: Tutti i metodi di pagamento accettati da Ebay, Bonifico (in questo caso la spedizione avverrà dopo l'accredito dell'importo)
SPEDIZIONE: per le varie opzioni disponibili fate riferimento alla sezione "SPEDIZIONE E PAGAMENTI" dell'inserzione. Se acquistate più oggetti insieme aspettate che vi invii il totale prima di effettuare il pagamento in modo da poter usufruire della spedizione combinata


PER OGNI DUBBIO NON ESITATE A CONTATTARCI




 
La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. 
Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera,apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi.
La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana.
Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine. A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo.
Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in Italia: le vendite raggiunsero le 600.000 copie. Sulle pagine della Domenica del Corriere trovarono una vetrina popolare anche le grandi firme del Corriere, da Luigi Barzini a Indro Montanelli.
Indro Montanelli fu il primo direttore dopo la fine della guerra; lasciò la direzione alla fine del 1946 per tornare al Corriere della Sera. Dopo Montanelli cominciò la lunghissima direzione (18 anni) di Eligio Possenti, critico teatrale, che guidò la Domenica fino al 1964, coadiuvato dal direttore "ombra", lo scrittore Dino Buzzati.
Per tutti gli anni cinquanta La Domenica fu in testa tra i settimanali con 950.000 copie di tiratura (con un picco di 1.300.000 nel 1952-53).
A partire dagli anni settanta, la concorrenza dei settimanali d'informazione - come L'Europeo, Panorama e L'Espresso - portò a una graduale ma inarrestabile crisi di copie. A nulla servì cambiare la prima pagina (Guglielmo Zucconi direttore), rinunciando per sempre alle copertine disegnate, per adottare la fotografia, come gli altri settimanali popolari.
Dopo vari tentativi di rilancio tra anni settanta e ottanta - uno dei quali affidato alla direzione di Maurizio Costanzo - la Domenica del Corriere nel 1989 chiuse definitivamente i battenti per decisione del gruppo editoriale Rizzoli-Corriere della Sera, per trasformarsi in un nuovo settimanale di cronaca nera e rosa chiamato Visto, che poco o nulla aveva a che fare con la storia e la tradizione della Domenica del Corriere.
Gli ultimi cinque direttori della Domenica del Corriere furono Maurizio Costanzo, Paolo Mosca, Antonio Terzi, Pierluigi Magnaschi e infine Marcello Minerbi, che fu poi il primo direttore di Visto.