Scheda del Libro

CuratelaGilles Genty e Emilie Dionisi

TitoloImpressionisti, da Corot a Renoir [Catalogo della Mostra svoltasi presso Palazzo Martinengo a Brescia, dal 4 Dicembre 1998 al 19 Aprile 1999]

EditoreSkira

Anno1998 (I Edizione)

IllustrazioniFotografie in B/N e a colori

Coordinamento editorialeGianfranco Ambrosio e Antonio Sabatucci

RedazioneCristina Apa

TraduzioneMassimo Parizzi

CopertinaMorbida con alette

Pagine149

Stato di conservazione: Come Nuovo

Descrizione

D

ietro il sintetico titolo Impressionisti c'è una mostra di grande rilievo, che legge in modo articolato la provenienza di quel nouveau regard che questi prodotti banno introdotto nel nostro rapporto con la realtà. Il progetto espositivo – curato da Madame Claude Pétrydirettrice del Musée des Beaux-Arts di Rouen, affiancata da Monsieur Gilles Genty della Scuola del Louvre e da un Comitato Scientifico - parte dalle prime esperienze di pittura en plein air, riprese dalla scuola di Barbizon, e giunge fino agli ultimi esiti dell'impressionismo spesso ingiustamente circoscritto al XIX secolo.

Attraverso i disegni, i manoscritti, i documenti vengono evidenziati gli elementi che più hanno influito sugli impressionisti: la presenza delle arti giapponesi alle Esposizioni Universali europee e il conseguente Japonisme; gli effetti della rivoluzione industriale e demografica sulla vita delle città; la presenza delle donne nella vita sociale e letteraria; la sensibilità allo spettacolo della natura, dei fenomeni atmosferici e della vita agreste.

Più di cento opere, tra cui affascinanti dipinti di Bonnard, Corot, Courbet, Degas, Monet, Renoir, Pissarro, Signac, Sisley, testimoniano la mutazione della percezione visiva che questi pittori banno indotto nello spettatore. Viene introdotto un campo visivo diverso da quello umano, simile piuttosto al grand'angolo dell'obiettivo fotografico, viene condotta una serie di ricerche molto avanzate sulla luce e sulla percezione del colore, che ci portano definitivamente al di là dei principi fissati nel Rinascimento.

La scelta di una mostra tematica su questo nuovo sguardo diviene quindi occasione per una riflessione sulla percezione della realtà in una società, come la nostra, fortemente segnata proprio dall'importanza assegnata alla visione, all'immagine, alla visibilità: una società nella quale lo spazio della "comunicazione" finisce con il prevalere - sempre più frequentemente - sulla stessa realtà.

[Avvocato Marzio TremagliaAssessore alla Cultura della Regione Lombardia]