NOSTRADAMUS - LES VRAIES CENTURIES ET PROPHETIES

Esemplare fuori commercio, copia n.660 

Edito a Milano, presso Toffaloni, anno presunto 1924

L'opera di Nostradamus era già notissima un secolo fa, ed era facile procurarsela. 
Perché dunque stamparne un'ulteriore versione, fuori commercio e in mille copie? 
La spiegazione dell'esistenza di questa copia particolarissima è che fosse destinata ad un'accolita di un gruppo esoterico/massone della buona borghesia degli anni '20 a Milano. 
Del resto dopo la fine della Grande Guerra gruppi esoterici nacquero diffusamente in Europa, specie in Germania, e Milano, città certamente più Mitteleuropea che mediterranea, deve aver risentito del nuovo corso degli eventi. 
Del resto l'editore era una sorta di tipografia specializzata in occultismo ed esoterismo.
Anche la mancanza della data contribuisce ad avvalorare la nostra ipotesi. 
Al momento non sono state rinvenute, in ricerche on line, altre copie dell'originale lotto ...
L'edizione ricalca fedelmente quella del 1649, scelta questa singolare visto che si tratta di un'edizione difficile...


In tema di predizioni e profezie Nostradamus, al secolo Michel de Nostre-Dame (1503 – 1566)
è il personaggio del primo Rinascimento che esercita ancora oggi attrazione fortissima
sull’immaginario popolare.

Al di là delle divinazioni e della sua fama di astrologo, Michel de Nostre-Dame è stato
anche fine intellettuale e umanista del suo tempo: da medico – laureato a Montpellier nel 1532 –
ha cercato di affrontare il morbo della peste, all’epoca molto diffuso.
Da vero curioso del mondo e della conoscenza si è occupato di fenomeni astronomici ed
ha studiato i testi sacri come i Veda, la Cabala, i Vangeli.
E’ stato anche uno studioso di procedimenti biologici naturali.
Durante il suo decennio di viaggi in Europa ha incontrato personaggi come Agrippa di Nettesheim,
astrologo e negromante perseguitato per il suo trattato De occulta philosophia e Paracelso,
medico e alchimista.

La modernità e il fascino di queste divinazioni stanno nella formulazione totalmente
staccata dal contesto civile e sociale in cui scrisse l’Autore.
Attraverso formule misteriose, anagrammi e stravolgimenti del linguaggio, lasciano intravedere
avvenimenti senza tempo slegati da qualsiasi convenzione cronologica.

Le profezie – apocalittiche o meno - sono raccolte nelle Centurie (nelle intenzioni
dodici libri di cento quartine ciascuno, quelle effettivamente pubblicate furono 942 ).
L’assenza di ordine cronologico rende difficile l’interpretazione.
Perché questa scelta?
Da un lato il Veggente, come tutti gli iniziati alle discipline esoteriche, con questo stile
può aver voluto evitare di rendersi comprensibile anche a chi non era degno.
Dall’altro lato a quel tempo era probabilmente necessario difendersi dall’Inquisizione
(molto attiva e sempre pronta ai roghi e alla prigione) sia da eventuali i re dei sovrani
che certamente non avrebbero gradito profezie riguardanti il crollo di imperi e casati.

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