Merlino vino liquoroso  1805 (lagrein 2018 e brandy 2005)

lore: un colore viola intensissimo.
Profumo: grande profumo varietale: piccoli frutti, soprattutto ciliegia marasca, mora, ribes che si integra a note speziate: vaniglia, caffè e cacao.
Sapore: caldo, dolce, molto strutturato e di grande armonia
Temperatura di servizio: 12°-13° da servire in piccoli calici a tulipano.
Gradazione alcolica: 19 %
Materia prima: Questo prodotto nasce da mosto parzialmente fermentato di uve Lagrein, aggiunto di nostro brandy a sua volta ottenuto da due varietà di uva locali: la schiava e il lagarino.
È il primo vino di questo genere ottenuto in Italia.
Imbottigliamento: dopo 8/10 mesi, ottenuto l’illimpidimento, si imbottiglia.
Sistema d’allevamento: “pergoletta trentina aperta” con 6500 viti per ettaro.
Tipo di bottiglia: Bordolese antica nei formati 0,5 – 1,5 lt.

Note di degustazione

Finalmente anche in Italia un vino da cioccolata, da dolci a base di cioccolato o caffè, ottimo sulle fragole. Ideale da conversazione serale o leggendo un libro.

Note di produzione

L’uva Lagrein viene raccolta molto matura (alcool potenziale 13,5°), viene poi messa per 1 – 2 notti in cella frigo per abbassarne la temperatura. A diraspatura avvenuta, gli acini (non pigiati) arrivano per gravità nel serbatoio (niente pompe), dove sostano per una macerazione a freddo per 5/ 6 giorni per aumentare l’estrazione aromatica. Dopodiché parte la fermentazione che viene interrotta a 4 – 5° gradi di alcol svolto con l’aggiunta di un brandy invecchiato più di 10 anni. Importante in questa fase miscelare il distillato in modo che non vi sia bruciatura – ustione del vino.

La temperatura del distillato viene portata a –10 – 15 gradi e l’aggiunta è fatta in rimontaggio, la gradazione viene portata vicino ai 20° alcool e in questa maniera si “fotografa” la situazione tal quale, i lieviti e i batteri si bloccano, lo zucchero presente rimane infermentescibile (100/120 gr per litro), la carica aromatica fruttata resta tale. Dopo qualche giorno, il prodotto viene messo in fusti dove prima c’era il nostro brandy chiamato “Divino”.