Sandro CHIA: Elektra,cartella con 5 incisioni, 1995, transavanguardia italiana

v\:* {behavior:url(#default#VML);} o\:* {behavior:url(#default#VML);} w\:* {behavior:url(#default#VML);} .shape {behavior:url(#default#VML);} Luca Stefanini Normal Luca Stefanini 2 594 2022-10-29T23:15:00Z 2022-10-29T23:15:00Z 3 278 1591 13 3 1866 16.00 Clean Clean 14 false false false IT X-NONE X-NONE /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin-top:0cm; mso-para-margin-right:0cm; mso-para-margin-bottom:6.0pt; mso-para-margin-left:0cm; line-height:110%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Calibri",sans-serif; mso-ascii-font-family:Calibri; mso-ascii-theme-font:minor-latin; mso-hansi-font-family:Calibri; mso-hansi-theme-font:minor-latin; mso-bidi-font-family:"Times New Roman"; mso-bidi-theme-font:minor-bidi; mso-fareast-language:EN-US;} Sandro Chia Elektra, 1995 Incisione all'acquaforte su rame, monotipo, puntasecca e acquatinta su carta a mano Zerkall, colore avorio, 250g. Cartella contenente 5 opere di Sandro Chia, dedicate a "Elektra" (opera di Hugo von Hofmansthal, musicata da Richard Strauss) firmate e numerate dall'artista sul fronte. 50 esemplari + 10 E.A. Realizzate nell'aprile 1995 nel Radierwerkstatt Zein/Vienna Edizione galleria Thaddeus Ropac Salzburg-Paris Custodia realizzata da Ammering/Ried Dimensioni foglio 82 x 60 cm / stampa 56 x 40 cm Dimensioni custodia 83×63 cm Titoli: Agamennone, Oreste, Elektra Calma Folle, Elektra Oreste, Elektra. Per qualsiasi domanda e/o richiesta di immagini e dettagli si prega di contattarci all'indirizzo: luca.stefanini@stefaniniarte.it www.stefaniniarte.it - INFORMAZIONI GENERALI - Ogni opera grafica è corredata del certificato d'autenticità e provenienza (firma e timbro a secco con descrizione, riferimento fotografico e numerazione) rilasciato ai sensi di legge in qualità di editori/soggetti autorizzati. Le opere sono visibili a Rimini/Riccione, su appuntamento, senza alcun impegno. Le opere grafiche sono conservate nella cartella protettiva senza cornice, intonse e in perfette condizioni - qualsiasi eventuale eccezione viene sempre riportata in descrizione. I dettagli e le immagini di testi critici e/o cataloghi sono presentati a scopo esclusivamente informativo, , non sono inclusi nella vendita ma ne rilasciamo volentieri copia a richiesta. L'esemplare di grafica consegnato potrebbe riportare una diversa numerazione in base alla disponibilità dell′edizione. Spedizione tracciabile a mezzo corriere espresso con imballaggio professionale rigido antieffrazione. CONSIGLI PER UN ACQUISTO SICURO E DI VALORE Come un'opera unica autenticata anche una grafica d'arte, originale ed autorizzata, deve essere sempre accompagnata dal certificato di autenticità dell'editore autorizzato alla stampa. Solo cosà si ha la certezza di acquistare un'opera originale, di qualità e di valore. La numerazione deve essere sempre presente e le P.A prove d'artista, spesso innumerevoli e indefinite, dovrebbero essere in numero limitato e dichiarato (vedi Dichiarazione di Venezia - 25/10/1991) Gli editori più seri, infatti, numerano anche le prove d'artista. Saluti L.S Biografia Sandro Chia nasce a Firenze il 20 Aprile 1946 dove frequenta l'Istituto d'arte e successivamente l'Accademia di Belle Arti. Nel 1970 lascia Firenze per stabilirsi a Roma, dove nel 1971 ha luogo la sua prima personale presso la Galleria La Salita. Tra il 1971 e il 1975 compie numerosi viaggi in Oriente. Nel 1975 presenta alla Galleria Lucrezia De Domizio a Pescara "Graziosa Girevole", in cui un uomo adagiato su un piano inclinato ripete le parole suggerite da un altro uomo su una scala accanto a lui. Verso il 1976 il suo lavoro subisce una svolta e Chia abbandona progressivamente le sperimentazioni concettuali per rimettere mano ai mezzi della pittura e del disegno. Nel 1980 espone alla sezione "Aperto 80" alla Biennale di Venezia insieme agli altri esponenti della Transavanguardia. Nello stesso anno si reca a New York dove espone con una personale alla Galleria Sperone WestWater Fischer. Dal 1982 comincia a dedicarsi alla scultura. Nel 1984 partecipa alla XLI Biennale di Venezia nella sezione "Arte allo Specchio". In pittura Sandro Chia ammira e guarda a maestri del passato quali Tiziano, Masaccio, Tintoretto, Lotto, Michelangelo, e tra i contemporanei De Chirico, Lèger, Cèzanne, Picabia, Chagall. Questa riferimenti vengono rielaborati e assorbiti nella sua idea dell'arte che ricerca in se stessa i motivi della propria esistenza. Nascono figure estremamente consistenti, nella manualità piena e opulenta da cui sono forgiate, sia tele che sculture, figure che appartengono e vivono della pittura, personaggi melanconici, spesso sospesi tra cielo e terra. Le sue tele ricche di colore lieve o pesante si danno come un tutto pieno allo sguardo, in una massività espressiva che affonda le proprie radici nella tradizione aurea italiana. Il manierismo di Chia poggia quindi su una modalità di stile estremamente duttile, che si piega al cambiamento veloce della pittura e nella pittura. Nel corso degli anni Ottanta il suo lavoro è stato esposto presso gallerie e musei di importanza internazionale in Italia e all'estero. Fra le sue esposizioni personali più importanti sono le mostre al museo di Amsterdam (1983), il museo metropolitano di New York (1984), la Galleria nazionale di Berlino (1984, 1992), il museo Stedelijk di arte moderna di Amsterdam(1984); i musei di Dusseldorf (1984), Anversa (1989), Città del Messico (1989); Palazzo Medici Riccardi a Firenze (1991); i musei di Karlsruhe (1992), Palm Springs (1993), villa Medici a Roma (1995); Palazzo Reale a il Museo d’Arte di Milano (1997), Boca Raton, Florida (1997), la Galleria Civica di Siena (1997), la Galleria Civica in Trento (2000), il Museo d’arte di Ravenna (2000); Palazzo Pitti ed il Museo Archeologico Nazionale di Firenze (2002); e recentemente nel Duomo di Pietrasanta (2005). Oggi vive fra Miami, Roma e nel Castello Romitorio in Montalcino, dove inoltre segue la produzione di vini prestigiosi, fra cui il vino di fama mondiale: il Brunello.

 

Stefanini Arte


 

Sandro Chia

 
Elektra, 1995
 
Incisione all'acquaforte su rame, monotipo, puntasecca e acquatinta su carta a mano Zerkall, colore avorio, 250g.
Cartella contenente 5 opere di Sandro Chia, dedicate a "Elektra" (opera di Hugo von Hofmansthal, musicata da Richard Strauss) firmate e numerate dall'artista sul fronte.
50 esemplari + 10 E.A.
Realizzate nell'aprile 1995 nel Radierwerkstatt Zein/Vienna
Edizione galleria Thaddeus Ropac Salzburg-Paris
Custodia realizzata da Ammering/Ried
Dimensioni foglio 82 x 60 cm / stampa 56 x 40 cm
Dimensioni custodia 83×63 cm
Titoli: Agamennone, Oreste, Elektra Calma Folle, Elektra Oreste, Elektra.
 

 

 


Per qualsiasi domanda e/o richiesta di immagini e dettagli si prega di contattarci all'indirizzo:

 

luca.stefanini@stefaniniarte.it

www.stefaniniarte.it

 

 

- INFORMAZIONI GENERALI -

Ogni opera grafica è corredata del certificato d'autenticità e provenienza (firma e timbro a secco con descrizione, riferimento fotografico e numerazione) rilasciato ai sensi di legge in qualità di editori/soggetti autorizzati.

Le opere sono visibili a Rimini/Riccione, su appuntamento, senza alcun impegno.

Le opere grafiche sono conservate nella cartella protettiva senza cornice, intonse e in perfette condizioni - qualsiasi eventuale eccezione viene sempre riportata in descrizione.

I dettagli e le immagini di testi critici e/o cataloghi sono presentati a scopo esclusivamente informativo, , non sono inclusi nella vendita ma ne rilasciamo volentieri copia a richiesta.

L'esemplare di grafica consegnato potrebbe riportare una diversa numerazione in base alla disponibilità dell′edizione.

Spedizione tracciabile a mezzo corriere espresso con imballaggio professionale rigido antieffrazione.

 

 

CONSIGLI PER UN ACQUISTO SICURO E DI VALORE

Come un'opera unica autenticata anche una grafica d'arte, originale ed autorizzata, deve essere sempre accompagnata dal certificato di autenticità dell'editore autorizzato alla stampa.

Solo cosà si ha la certezza di acquistare un'opera originale, di qualità e di valore.

La numerazione deve essere sempre presente e le P.A prove d'artista, spesso innumerevoli e indefinite, dovrebbero essere in numero limitato e dichiarato (vedi Dichiarazione di Venezia - 25/10/1991)

Gli editori più seri, infatti, numerano anche le prove d'artista.

Saluti

L.S

 

 

Biografia

Sandro Chia nasce a Firenze il 20 Aprile 1946 dove frequenta l'Istituto d'arte e successivamente l'Accademia di Belle Arti. Nel 1970 lascia Firenze per stabilirsi a Roma, dove nel 1971 ha luogo la sua prima personale presso la Galleria La Salita. Tra il 1971 e il 1975 compie numerosi viaggi in Oriente. Nel 1975 presenta alla Galleria Lucrezia De Domizio a Pescara "Graziosa Girevole", in cui un uomo adagiato su un piano inclinato ripete le parole suggerite da un altro uomo su una scala accanto a lui. Verso il 1976 il suo lavoro subisce una svolta e Chia abbandona progressivamente le sperimentazioni concettuali per rimettere mano ai mezzi della pittura e del disegno. Nel 1980 espone alla sezione "Aperto 80" alla Biennale di Venezia insieme agli altri esponenti della Transavanguardia. Nello stesso anno si reca a New York dove espone con una personale alla Galleria Sperone WestWater Fischer. Dal 1982 comincia a dedicarsi alla scultura. Nel 1984 partecipa alla XLI Biennale di Venezia nella sezione "Arte allo Specchio". In pittura Sandro Chia ammira e guarda a maestri del passato quali Tiziano, Masaccio, Tintoretto, Lotto, Michelangelo, e tra i contemporanei De Chirico, Lèger, Cèzanne, Picabia, Chagall. Questa riferimenti vengono rielaborati e assorbiti nella sua idea dell'arte che ricerca in se stessa i motivi della propria esistenza. Nascono figure estremamente consistenti, nella manualità piena e opulenta da cui sono forgiate, sia tele che sculture, figure che appartengono e vivono della pittura, personaggi melanconici, spesso sospesi tra cielo e terra. Le sue tele ricche di colore lieve o pesante si danno come un tutto pieno allo sguardo, in una massività espressiva che affonda le proprie radici nella tradizione aurea italiana. Il manierismo di Chia poggia quindi su una modalità di stile estremamente duttile, che si piega al cambiamento veloce della pittura e nella pittura. Nel corso degli anni Ottanta il suo lavoro è stato esposto presso gallerie e musei di importanza internazionale in Italia e all'estero. Fra le sue esposizioni personali più importanti sono le mostre al museo di Amsterdam (1983), il museo metropolitano di New York (1984), la Galleria nazionale di Berlino (1984, 1992), il museo Stedelijk di arte moderna di Amsterdam(1984); i musei di Dusseldorf (1984), Anversa (1989), Città del Messico (1989); Palazzo Medici Riccardi a Firenze (1991); i musei di Karlsruhe (1992), Palm Springs (1993), villa Medici a Roma (1995); Palazzo Reale a il Museo d’Arte di Milano (1997), Boca Raton, Florida (1997), la Galleria Civica di Siena (1997), la Galleria Civica in Trento (2000), il Museo d’arte di Ravenna (2000); Palazzo Pitti ed il Museo Archeologico Nazionale di Firenze (2002); e recentemente nel Duomo di Pietrasanta (2005). Oggi vive fra Miami, Roma e nel Castello Romitorio in Montalcino, dove inoltre segue la produzione di vini prestigiosi, fra cui il vino di fama mondiale: il Brunello.

 

 

 

 

 

 

 

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