Giulio PAOLINI: Les aventures de la dialectique (II), 1992

Giulio Paolini Les aventures de la dialectique (II), 1992 Litografia29.7 x 21 cm (foglio)100 esemplari in numeri arabi e 30 in numeri romaniEdizioni Essegi, Ravenna Firmata e numerata dall'artista in basso al centro Edizione pubblicata sul Catalogo ragionato delle opere di Giulio PaoliniSullo sfondo di un viale alberato, un’inquadratura bianca inscrive un doppioinnesto vegetale. Dall’albero in posizione centrale lungo la strada si ergeun altro albero, al quale si sovrappone l’immagine di un cipresso che cresceall’interno di una quercia. In primo piano sono sparsi dei frammentifotografici di un altro paesaggio, come fosse un’immagine lacerata che rivelaallo sguardo la veduta sottostante. Perfino il titolo sottintende l’incastro didue diversi riferimenti: da un lato la citazione del volume omonimo diMaurice Merleau-Ponty (Les aventures de la dialectique, 1955) e dall’altrol’evocazione di un noto dipinto di René Magritte (Éloge de la dialectique, 1937).Come indica la numerazione nel titolo, l’edizione costituisce la secondavariante di un tema avviato nel 1975, in un collage che l’artista ricorda inquesti termini. “L’opera su carta nacque da una fotografia scattata da miamoglie, Anna Piva, in Toscana. Mentre passeggiavamo rimasi stupito da uncipresso nato e cresciuto dentro una quercia. Unendo a quello scatto alcuniframmenti raffiguranti altri paesaggi, realizzai una compenetrazione diimmagini, un montaggio di cielo su cielo e acqua su terra, per fare eco allacompenetrazione arborea. Le ‘avventure’ della dialettica sono le suppostecontraddizioni a cui la dialettica può condurci”1. Nell’edizione grafica,Paolini sovrappone questa immagine originaria a un nuovo innesto arboreofotografato sulla strada: una sorta di mise en abîme, dove l’eccentricità delmondo naturale è protagonista.G. Paolini in conversazione con I. Bernardi, 26 marzo 2013.Riferimenti bibliograficiImpressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore,Torino 1992, fascicolo di aggiornamento 1992-95, cat. n. 87.fondazionepaolini.it Per qualsiasi domanda e/o richiesta di immagini e dettagli si prega di contattarci all'indirizzo: luca.stefanini@stefaniniarte.it www.stefaniniarte.it - INFORMAZIONI GENERALI - Ogni opera grafica è corredata del certificato d'autenticità e provenienza (firma e timbro a secco con descrizione, riferimento fotografico e numerazione) rilasciato ai sensi di legge in qualità di editori/soggetti autorizzati. Le opere sono visibili a Rimini/Riccione, su appuntamento, senza alcun impegno e conservate nella cartella protettiva senza cornice, intonse e in perfette condizioni - qualsiasi eventuale eccezione viene sempre riportata in descrizione. I dettagli e le immagini di testi critici e/o cataloghi sono presentati a scopo esclusivamente informativo, , non sono inclusi nella vendita ma ne rilasciamo volentieri copia a richiesta. L'esemplare di grafica consegnato potrebbe riportare una diversa numerazione in base alla disponibilità dell′edizione. Spedizione tracciabile a mezzo corriere espresso con imballaggio professionale rigido antieffrazione. CONSIGLI PER UN ACQUISTO SICURO E DI VALORE Come un'opera unica autenticata anche una grafica d'arte, originale ed autorizzata, deve essere sempre accompagnata dal certificato di autenticità dell'editore autorizzato alla stampa. Solo cosà si ha la certezza di acquistare un'opera originale, di qualità e di valore. La numerazione deve essere sempre presente e le P.A prove d'artista, spesso innumerevoli e indefinite, dovrebbero essere in numero limitato e dichiarato (vedi Dichiarazione di Venezia - 25/10/1991) Gli editori più seri, infatti, numerano anche le prove d'artista. Saluti L.S Biografia (n. Genova 1940). Esponente dell'avanguardia concettuale, attraverso la continua sperimentazione di tecniche e materiali ha sviluppato una personale riflessione dialettica sull'arte, con particolare attenzione al rapporto fra artista e spettatore. Presente nei più importanti musei italiani ed esteri, ha ottenuto, tra gli altri riconoscimenti, una menzione d'onore alla 12ª Biennale di San Paolo del Brasile (1973), il premio Fonta. Vita e opere Stabilitosi a Torino dal 1952, studiò presso l'Istituto di arti grafiche e fotografiche. Attraverso fotografie, riproduzioni, calchi, collages, la sua ricerca tende ad analizzare le strutture dell'arte in una posizione dialettica nei confronti della storia delle immagini e del loro rapporto con il fruitore. Tra le sue opere, presenti nelle maggiori rassegne nazionali e internazionali, ricordiamo: Giovane che guarda Lorenzo Lotto (1967); Apoteosi di Omero (1970-71); Mimesi (1975); De pictura (1979); Ritratto dell'artista come modello (1980); Cariatidi (1980); Contemplator enim (1991); Martirio di san Sebastiano (2002). Oltre agli inviti alla Biennale di Venezia (1979, 1976,1984,1993, 1997) e a Documenta di Kassel (1977, 1982, 1993), dal 1964, anno della sua prima mostra personale alla Galleria la Salita a Roma, P. ha esposto in gallerie e musei di tutto il mondo. Tra le personali più recenti si ricordano le esposizioni alla Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino (1998-99), alla Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti di Verona (2001); al Kunstmuseum di Winterthur e Westfälisches Landesmuseum für Kunst und Kulturgeschichte di Münster (2005); alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (2006); al Macro di Roma (2013); al Castello di Rivoli di Torino (2020). A partire dal 1969 P. ha dedicato al teatro una intensa attività nella realizzazione di diverse scenografie teatrali, in collaborazione con C. Quartucci. Tra i progetti più recenti si distinguono le scene per le Valchirie di R. Wagner al Teatro San Carlo di Napoli (2005).

Stefanini Arte


 

Giulio Paolini

Les aventures de la dialectique (II), 1992
Litografia
29.7 x 21 cm (foglio)
100 esemplari in numeri arabi e 30 in numeri romani
Edizioni Essegi, Ravenna
Firmata e numerata dall'artista in basso al centro
Edizione pubblicata sul Catalogo ragionato delle opere di Giulio Paolini


Sullo sfondo di un viale alberato, un’inquadratura bianca inscrive un doppio
innesto vegetale. Dall’albero in posizione centrale lungo la strada si erge
un altro albero, al quale si sovrappone l’immagine di un cipresso che cresce
all’interno di una quercia. In primo piano sono sparsi dei frammenti
fotografici di un altro paesaggio, come fosse un’immagine lacerata che rivela
allo sguardo la veduta sottostante. Perfino il titolo sottintende l’incastro di
due diversi riferimenti: da un lato la citazione del volume omonimo di
Maurice Merleau-Ponty (Les aventures de la dialectique, 1955) e dall’altro
l’evocazione di un noto dipinto di René Magritte (Éloge de la dialectique, 1937).
Come indica la numerazione nel titolo, l’edizione costituisce la seconda
variante di un tema avviato nel 1975, in un collage che l’artista ricorda in
questi termini. “L’opera su carta nacque da una fotografia scattata da mia
moglie, Anna Piva, in Toscana. Mentre passeggiavamo rimasi stupito da un
cipresso nato e cresciuto dentro una quercia. Unendo a quello scatto alcuni
frammenti raffiguranti altri paesaggi, realizzai una compenetrazione di
immagini, un montaggio di cielo su cielo e acqua su terra, per fare eco alla
compenetrazione arborea. Le ‘avventure’ della dialettica sono le supposte
contraddizioni a cui la dialettica può condurci”1. Nell’edizione grafica,
Paolini sovrappone questa immagine originaria a un nuovo innesto arboreo
fotografato sulla strada: una sorta di mise en abîme, dove l’eccentricità del
mondo naturale è protagonista.

G. Paolini in conversazione con I. Bernardi, 26 marzo 2013.

Riferimenti bibliografici
Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore,
Torino 1992, fascicolo di aggiornamento 1992-95, cat. n. 87.

fondazionepaolini.it



 
 
 

 

 


Per qualsiasi domanda e/o richiesta di immagini e dettagli si prega di contattarci all'indirizzo:

 

luca.stefanini@stefaniniarte.it

www.stefaniniarte.it

 

 

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Ogni opera grafica è corredata del certificato d'autenticità e provenienza (firma e timbro a secco con descrizione, riferimento fotografico e numerazione) rilasciato ai sensi di legge in qualità di editori/soggetti autorizzati.

Le opere sono visibili a Rimini/Riccione, su appuntamento, senza alcun impegno e conservate nella cartella protettiva senza cornice, intonse e in perfette condizioni - qualsiasi eventuale eccezione viene sempre riportata in descrizione.

I dettagli e le immagini di testi critici e/o cataloghi sono presentati a scopo esclusivamente informativo, , non sono inclusi nella vendita ma ne rilasciamo volentieri copia a richiesta.

L'esemplare di grafica consegnato potrebbe riportare una diversa numerazione in base alla disponibilità dell′edizione.

Spedizione tracciabile a mezzo corriere espresso con imballaggio professionale rigido antieffrazione.

 

 

CONSIGLI PER UN ACQUISTO SICURO E DI VALORE

Come un'opera unica autenticata anche una grafica d'arte, originale ed autorizzata, deve essere sempre accompagnata dal certificato di autenticità dell'editore autorizzato alla stampa.

Solo cosà si ha la certezza di acquistare un'opera originale, di qualità e di valore.

La numerazione deve essere sempre presente e le P.A prove d'artista, spesso innumerevoli e indefinite, dovrebbero essere in numero limitato e dichiarato (vedi Dichiarazione di Venezia - 25/10/1991)

Gli editori più seri, infatti, numerano anche le prove d'artista.

Saluti

L.S

 

 

Biografia

(n. Genova 1940). Esponente dell'avanguardia concettuale, attraverso la continua sperimentazione di tecniche e materiali ha sviluppato una personale riflessione dialettica sull'arte, con particolare attenzione al rapporto fra artista e spettatore. Presente nei più importanti musei italiani ed esteri, ha ottenuto, tra gli altri riconoscimenti, una menzione d'onore alla 12ª Biennale di San Paolo del Brasile (1973), il premio Fonta. Vita e opere Stabilitosi a Torino dal 1952, studiò presso l'Istituto di arti grafiche e fotografiche. Attraverso fotografie, riproduzioni, calchi, collages, la sua ricerca tende ad analizzare le strutture dell'arte in una posizione dialettica nei confronti della storia delle immagini e del loro rapporto con il fruitore. Tra le sue opere, presenti nelle maggiori rassegne nazionali e internazionali, ricordiamo: Giovane che guarda Lorenzo Lotto (1967); Apoteosi di Omero (1970-71); Mimesi (1975); De pictura (1979); Ritratto dell'artista come modello (1980); Cariatidi (1980); Contemplator enim (1991); Martirio di san Sebastiano (2002). Oltre agli inviti alla Biennale di Venezia (1979, 1976,1984,1993, 1997) e a Documenta di Kassel (1977, 1982, 1993), dal 1964, anno della sua prima mostra personale alla Galleria la Salita a Roma, P. ha esposto in gallerie e musei di tutto il mondo. Tra le personali più recenti si ricordano le esposizioni alla Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino (1998-99), alla Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti di Verona (2001); al Kunstmuseum di Winterthur e Westfälisches Landesmuseum für Kunst und Kulturgeschichte di Münster (2005); alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (2006); al Macro di Roma (2013); al Castello di Rivoli di Torino (2020). A partire dal 1969 P. ha dedicato al teatro una intensa attività nella realizzazione di diverse scenografie teatrali, in collaborazione con C. Quartucci. Tra i progetti più recenti si distinguono le scene per le Valchirie di R. Wagner al Teatro San Carlo di Napoli (2005).

 

 

 

 

 

 

 

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