LA TRIBUNA ILLUSTRATA

Rivista Originale del 25 Settembre 1927
Anno 35 nr. 39

Dimensioni: 36 x 27 cm
pagine: 16



IN PRIMA PAGINA:
La tragica fine della danzatrice Isadora Duncan. Mentre si trovava a bordo di un automobile a Nizza, moriva strozzata da un lembo della sua sciarpa che si era impigliato nell'asse delle ruote posteriori del veicolo (disegno di Camerini)

NELL'ULTIMA PAGINA:
Durante il tremendo tifone scatenatosi in Giappone intere regioni sono state allagate. Nel territorio di Omuta 5 mila case sono crollate producendo moltissime vittime e lasciando senza tetto più di 15 mila persone (disegno di E. Asso)

ALL'INTERNO:
Il popolare comico Harold Lloyd.
Papuasi al cinema
Il cielo stellato di mezzogiorno
Il IX Congresso Eucaristico a Bologna.
Gli avanguardisti reduci della crociera mediterranea sfilano davanti al Duce.
Per saltare la cupola di San Pietro
Il trucco degli spiriti scriventi.
Spigolature di ilarità


 

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LEGGENDO LA STORIA

 

CONDIZIONI DELLA RIVISTA:    BUONE, NORMALI SEGNI DEL TEMPO, FORELLINI DA VECCHIA RILEGATURA NEI BORDI (V. FOTO)
NOTE PARTICOLARI:  PICCOLI STRAPPETTI NEI BORDI DI ALCUNE PAGINE


LA RIVISTA PROVIENE DA UNA RACCOLTA RILEGATA. POSSIBILI SEGNI DEL TEMPO COME PICCOLI STRAPPI E PIEGHE O SEGNI DI COLLA SUI BORDI


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La Tribuna illustrata fu un settimanale italiano pubblicato a Roma. Insieme a La Domenica del Corriere e a L'Illustrazione Italiana fu il settimanale illustrato preferito dagli italiani nel periodo che intercorse dalla fine dell'Ottocento all'avvento della televisione.
Fondato nel gennaio 1890 come supplemento del quotidiano La Tribuna, il primo numero uscì il 6 gennaio (secondo altre fonti, il 16 gennaio).
Il formato della rivista era 27x38 cm, un formato poco più grande del tabloid. La prima e l'ultima pagina erano a colori, disegnate da pittori ed incisori affermati. Ogni numero conteneva 16 pagine.
Nel gennaio 1893 si sdoppia: esce il supplemento settimanale "La Tribuna - Supplemento Illustrato della Domenica". La Tribuna illustrata diventa mensile. Il conto delle annate riparte da capo;
Nel gennaio 1897 ritorna settimanale, assorbendo il supplemento. La nuova testata è La Tribuna illustrata della domenica;
Nel gennaio 1902 riprende il titolo originario tornando ad essere La Tribuna illustrata;
Nel 1945-1946 è pubblicata con il titolo L'Italia illustrata;
Dal 7 aprile 1946 alla chiusura (29 giugno 1969) riprende la testata originaria
Nella prima metà del XX secolo fu forte la rivalità con «La Domenica del Corriere». Durante la Seconda guerra mondiale le pubblicazioni furono interrotte dal luglio 1944 al marzo 1945.
Negli anni Cinquanta «La Tribuna», dopo aver conteso alla «Domenica del Corriere» il primato nel settore dei settimanali illustrati, perde il confronto. Il concorrente veleggia sopra il milione di copie, mentre le vendite del periodico sono atterrate a 48.000. Per Via Solferino è facile fare un'offerta e acquisire il settimanale. Alfredo Pigna, vicedirettore della Domenica, viene fatto trasferire a Roma con il compito di riportare la rivista a produrre utili. Il nuovo direttore si circonda di giovani di talento: Viviano Domenici, Raffaele Fiengo, Gianfranco De Laurentiis, Giovanna Grassi, Bartolo Pieggi, Vincenzo Nani e Graziella Berandi. Risultato: dopo cinque anni le copie sono più che raddoppiate.
Nel 1966 la Domenica passa da settimanale popolare a settimanale d'attualità. Si prevede che le vendite ne possano risentire. La Tribuna intercetterà le copie in libera uscita e prenderà il suo posto nelle fasce basse di pubblico. Fortunatamente, la Domenica perde molto meno di quanto si prevedesse e tiene bene anche presso il pubblico meno colto. L'editore decide di fare una scelta drastica, "sacrificando" la Tribuna perché non porti via copie alla Domenica. La testata è cambiata in un anonimo T-7. È l'inizio della fine per lo storico settimanale, che nel 1969 viene tolto dalle edicole, pochi anni dopo aver festeggiato il 75º anniversario. L'ultimo numero esce il 29 giugno di quell'anno.