Dalla quarta di copertina:
Giornalista, sociologo o detective privato (in principio non si capisce bene), lo sconosciuto che arriva in paese alla vigilia dello sciopero per relazionare « qualcuno » sui motivi della faccenda è uno che ignora molte cose anche di sé, che ha parecchi conti in sospeso, fra l'altro, con la propria esistenza. Nel rapporto, smozzicato e affannoso, che Bonura si è incaricato di scrivere per lui, la finzione del presente sprofonda dunque di continuo sotto il cumulo dei ricordi, delle delusioni, di interrogativi sinuosi e assillanti. Ed ecco che il dubbio si riconosce, si rispecchia proprio nei fatti, nella trama burocratica dell'indagine. Che cosa si produce nella fabbrica? A cosa mira lo sciopero? Sembra che nessuno sia in grado di rispondere a queste semplici domande, mentre i personaggi, staccandosi a uno a uno dal grigio dello sfondo (piove; presto nevicherà), vengono a buttare lentamente sul mucchio il peso di altre, personali incertezze. Verso la fine, il parroco del paese potrà persino chiedersi se non si tratti, alle volte, d'uno sciopero teologico... Ma ormai la piazza è invasa dalle sirene della polizìa, dai gesti concreti e automatici della rissa. Questo rapporto dì Bonura è « anche » un libro sperimentale. Sperimentale nel senso che la sua struttura è come inventata via via, che i suoi livelli linguistici  continuano  a  moltiplicarsi e a divaricarsi, che più che allo svolgersi d'un meccanismo narrativo assistiamo, qui, alla sua genesi e al suo smembramento. Ciò che soprattutto conta, tuttavia, è la funzionalità morale di questo apparato, il suo tendere, oltre ogni suggestiva macchinazione, a una dolorosa e civile fermezza.
Giovanni Raboni
Giuseppe Bonura
è nato a Fano (Pesaro) il 25 dicembre 1933. Studi fin dentro l'università (Economia e Commercio) di dove è uscito prima del tempo. Ha diretto una libreria, poi un giornale d'avanguardia di breve vita. Trasferitosi a Milano, si è dedicato al giornalismo: critica televisiva, terze pagine. Una serie di trasmissioni per la radio. Attualmente lavora   nell'industria   editoriale.