Giorgio Calcagno
VISITA ALLO ZOO

Guanda 1980
Prima edizione
pagg. 65+(2)
Formato 12,50X20,50 cm.
brossura editoriale
Stato : ottimo (alla quarta di copertina etichetta di biblioteca dismessa)


Dalla quarta di copertina:
Scacchi, dadi e tarocchi rimandano, nella loro ambigua estrazione, ai gesti precisi e incalcolabili della Storia; e questi, al di là della simmetria demente, del crudele arbitrio che li governa, al vento, al ronzio, al brulicare umile, innumerevole e solenne della piccola gente che vive e muore, agli oscuri inconsapevoli eroi della vita che scorre e precipita nel silenzio. Lì - in quello spazio, in quel fluire - tutte le lingue e tutte le creature possono incontrarsi, si incontrano; le speranze corrotte, i corpi massacrati ritroveranno, in quella dolcissima Babele, la loro integrità. L'orrore della storia diventa, così, salvezza futura della vita, assoluzione possibile per i giusti e gli ingiusti; Roncisvalle si trasforma in Giosafat; sulla scacchiera, sul rettangolo, sull'arena della violenza cieca e protocollare scende l'umida nebbia materna della pietà, il buio di una rassegnazione vigile e ansiosa.
Raccolta densa e unitaria, ricca di decisivi intrecci tematici, scandita in poemetti che, pur compiuti in sé, costituiscono al tempo stesso altrettanti capitoli o episodi di un'unica riflessione, Visita allo zoo rivela un poeta di singolare forza concettuale e di rigorosa maturità stilistica. Conscio dell'eredità montaliana (e di uno dei suoi esiti di assoluto rilievo, la colloquialità metafisica di Luzi), Calcagno si muove tuttavia con una pacata, non esibita, ma fermissima autonomia nella foresta delle «tentazioni» formali, scegliendo sempre, per il discorso che vuole, che deve fare, la strada delle soluzioni più nette, delle cadenze più perentorie e più limpide.

(1007EQA.Z11)