Wolfgang Wickler
I DIALETTI DEGLI ANIMALI
Edizione italiana a cura di Rossana Brizzi e Felicita Scapini
Ed. Bollati Boringhieri 1988
Coll: Saggi Scientifici 
1a Edizione
pagg. 134+(2)
 Formato 14X22 cm. circa
cop. brossura editoriale illustrata  
Stato: ottimo (di nuovo)

Dalla quarta di copertina:
Tra gli animali, come tra gli esseri umani, la comunicazione passa attraverso tre tipi di segnali: chimici, ottici, acustici. Questi ultimi sono i più efficaci; aggirano gli ostacoli, operano anche nel buio e con la nebbia, raggiungono il destinatario in qualunque direzione. E, come tra gli esseri umani, anche all'interno delle diverse specie animali esistono varianti locali dell'emissione sonora: tra le api, le rane, alcune specie di scimmie e, soprattutto, tra gli uccelli, sono state riscontrate forme di comunicazione acustica a distanza basate su un dialetto. Per gli uomini, la varietà delle lingue sembra creare più difficoltà che vantaggi. E però, osserva l'autore, i dialetti debbono essere utili a chi li impiega; magari finalizzati a quell' « istinto a insegnare» che tra gli animali serve a trasmettere ai propn simili tecniche, preferenze alimentari, sistemi di difesa. Muove da qui la ricerca interdisciplinare di Wickler, il quale mostra come questi canti tra gli uccelli siano legati alla trasmissione genetica. Studiare i dialetti degli uccelli, il processo di apprendimento per imitazione, può aiutarci a capire ove sia il confine tra evoluzione*<:ulturale ed evoluzione genetica; può mostrarci che assieme alle parentele filogenetiche-genetiche si origina una sfera di parentele filogenetiche-culturali: parentele di «sangue» e di «spirito». «La conoscenza di simili fatti - scrive
Wickler - offre all'uomo l'opportunità di comprendersi. È come se, aprendo una porta, egli potesse affacciarsi alla "nursery" della sua odierna cultura e scoprire finalmente qualcosa sulla tanto discussa interazione tra natura e cultura, tra eredità genetica ed eredità culturale. »