Diego Valeri
POESIE INEDITE
O "COME"
Ed. S. Marco dei Giustiniani s. d.
Coll. Quaderni di poesia
con un ricordo di Carlo Betocchi e Domenico Porzio 
pagg. 49+(5)
 Formato 15,5X21,5 cm. circa
cop. brossura editoriale con risvolti e fascetta editoriale
Stato: buono

Dai risvolti della copertina:
Incontrare una persona una sola volta e per giunta un poeta come Diego Valeri non è evidentemente sufficiente per scriverne come si dovrebbe.
Tuttavia l'immagine che ne conservo, nitida, è un'immagine di sentimenti chiari, aperti, stabilitisi immediatamente nel corso del nostro dialogo. Con la semplicità che lo caratterizzava mi parlò, ricordo, di molte cose: del libro di poesie che avrebbe affidato alle mie edizioni, di Venezia da poco lasciata per trasferirsi a Roma presso la figlia, dello stupore, per lui Veneto abituato a panorami di acqua e di pietra, a trovarsi immerso nella folta vegetazione del giardino su cui si affacciava la sua stanza; dell'ingenuo piacere, infine, che gli dava il riconoscere le voci degli uccelli che là vivevano e che accompagnavano lo svolgersi delle sue ancora laboriose giornate.
Riferirne ora che egli non è più può apparire un vezzo editoriale.
Quale presenza occupi Diego Valeri nella poesia contemporanea diranno Carlo Betocchi e Domenico Porzio.
A me è caro soltanto ricordarne il tratto cortese, l'ammiccare tra le palpebre quasi spente alla luce, quella luce che però i suoi versi non hanno perduto.
A quella luce intcriore, in particolare mi piace riferirmi ed è quanto è vivo ancora in me di quell'incontro. Molto per un'unica occasione.