Mino Maccari nasce il 24 novembre 1898 in una famiglia
della piccola borghesia senese.
Fin da piccolo estroverso e dotato di una vivace
intelligenza visiva, è portato verso il disegno libero
con il carboncino, ma il padre, professore di lettere,
cerca in tutti i modi d'indirizzarlo verso studi umanistici.
Completati gli studi secondari si iscrive all'università.
Interventista come molti giovani del suo tempo,
partecipa a soli diciannove anni come ufficiale
di artiglieria di campagna alla Grande Guerra.
Alla fine del conflitto riprende a Siena
gli studi universitari e nel 1920 si laurea
in giurisprudenza; inizia a lavorare presso l
o studio dell'avvocato Dini a Colle Val d'Elsa,
di dove era originaria la famiglia e dove aveva trascorso
l'infanzia presso i parenti; nel tempo libero dal lavoro
si dedica alla sua vera passione: la pittura.
Sono questi momenti, fuori da schemi prefissati,
nei primi tentativi con la pittura e l'incisione,
dove sente di più l'esigenza di dare un senso alla sua vita.
Questo periodo molto tormentato del primo dopoguerra
trova in Maccari terreno molto fertile
per il suo carattere vivace, beffardo e polemico,
che lo porta sia a partecipare agli scontri sociali nel paese,
sia come personaggio non secondario alla marcia su Roma del 1922.