L 1628

Pierre Matthieu; Girolamo Canini

Della Historia memorabile di Luigi XI Re di Francia del signor Pietro Mattei

Tradotto di francese in italiano dal M.R. sig. D. Girolamo Canini d'Anghiari; ne' quali si scorge, quanto di eccellente, e di sublime può produrre la piu fina ragione di stato; e si vede maestreuolmente ritratto al viuo il perfetto modello d'vn principe politico. Con due copiose tauole: vna de' sommarij di ciascun libro; l'altra delle cose più memorabili, che nell'opera si contengono.

Volume Secondo

In Venetia, presso il Barezzi, 1628

Secondo volume di un'opera in due tomi. Numerazione delle pagine continua dal primo volume: 493-961, (27) pp. Rilegatura cartonata con titolo manoscritto al dorso. Sul frontespizio marca tipografica :Una vipera si erge dalle fiamme per mordere il dito di San Paolo. In una cornice figurata. Motto: Quis contra nos. Finali e capilettera ornati. Testo in lingua volgare (corsivo) con annotazioni a margine. PRIMA EDIZIONE nella versione Italiana apparsa originariamente in Francese nel 1610. La traduzione e'dovuta a Girolamo Canini. Prime 8 pagg. allentate. In alcune pagine è presente parzialmente una gora di umidità estinta, che però non inficia il testo nè la qualità della carta. Aluni errori tipografici d'epoca nella numerazione delle pagg. In Barbe. Legatura solida.

Pierre Matthieu (Pesmes, 1563 – Tolosa, 1621) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo francese. Compì i propri studi dai Gesuiti, dove imparò rapidamente il latino, il greco antico e l'ebraico. A 19 anni iniziò ad aiutare il padre, insegnante nel collegio di Vercel, nel Doubs. Faceva recitare agli alunni la tragedia "Esther" (stampata a Lione nel 1585). Continuò i suoi studi di diritto a Valence, conseguendo il titolo di dottore nel 1586, e divenne avvocato al tribunale di Lione.
Sebbene avesse testimoniato il suo attaccamento ai signori di Guisa e alla Lega Cattolica, nel febbraio 1594 fu tra i deputati inviati dagli abitanti di Lione ad assicurare a Enrico IV la loro fedeltà. Durante la visita alla città del re, l'anno seguente, Matthieu fu incaricato di sovrintendere a tutte le cerimonie relative all'accoglienza del re. Si recò quindi a Parigi, dove la protezione di Pierre Jeannin gli consentì di ottenere il titolo di storiografo. Molto ben visto a corte, intratteneva rapporti piuttosto cordiali con Enrico IV, che non disdegnava di metterlo a parte delle particolarità del suo regno. Si ammalò mentre accompagnava Luigi XIII all'assedio di Montauban e morì a Tolosa all'età di 58 anni.