Gentilini Franco - Cattedrale Rosa (sei colori) - 1968
dimensione foglio cm 34x48
certificato di autenticità




Franco Gentilini (Faenza4 agosto 1909 – Roma5 aprile 1981) è stato un pittore italiano.

Nasce a Faenza il 4 agosto 1909. Dopo aver frequentato le scuole elementari, inizia a lavorare come apprendista in una bottega di ebanista intagliatore. Tra il 1921 e il 1925 frequenta i quattro corsi serali della Scuola comunale «Tommaso Minardi» di disegno industriale e plastica. Successivamente incontra il pittore Giovanni Romagnoli, titolare della cattedra di pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna, che gli dà i primi consigli.[1]

Nel 1930 compie il primo viaggio a Parigi, e nello stesso anno la giuria della XVII Biennale di Venezia ammette un suo dipinto nei saloni espositivi.

Nel 1932 si trasferisce definitivamente a Roma. Entra nell'ambiente letterario dello storico Caffè Aragno, dove conosce e frequenta artisti e letterati (Cagli, Mucci, Falqui, Sinisgalli, de Libero), avviando con loro lunghe collaborazioni nell'illustrazione di loro testi e poesie. Di quegli anni è la profonda amicizia che lo lega al pittore ravennate Enrico Galassi. Dal 1934 diviene illustratore di riviste quali L'Italia LetterariaQuadrivioIl Selvaggio e dagli anni quaranta PrimatoDocumentoDomenica.[1]

Gli anni trenta sono anni di partecipazione a numerosi Premi (II posto al Premio Rubicone 1933; primo al Premio Rubicone 1934), a Biennali e Quadriennali. In questi anni, Gentilini realizza opere pubbliche su commissione, dipinti (ritratti, nudi, paesaggi urbani, nature morte, composizioni ispirate alle popolari feste campestri) e numerosi disegni


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