ACER GINNALA, 10 SEMI SELEZIONATI
L'acero ginnala è un
piccolo alberello spogliante a portamento cespuglioso alto fino a 6 metri,
originario dell'Asia nord-orientale, dove è diffuso in un'areale che comprende
parti di Mongolia, Cina, Corea, Giappone e Siberia (segnatamente la valle del
fiume Amur). È una specie strettamente correlata e molto simile ad A. tataricum, diffuso però in Asia
minore ed Europa sud-orientale, del quale alcuni botanici lo ritengono una
sottospecie.
Per le sue caratteristiche ornamentali, in particolare lo splendido colore
autunnale del fogliame, questo acero è stato introdotto nei giardini europei e
nordamericani intorno al 1860, naturalizzandosi poi in alcune regioni. Le sue
ridotte dimensioni e la lenta crescita lo rendono molto adatto ad essere
coltivato nei piccoli giardini cittadini, anche perchè resiste egregiamente
all'inquinamento atmosferico ed è estremamente rustico ed adattabile a molti
tipi di clima. Non è particolarmente esigente neppure per quanto riguarda il
terreno, vivendo bene anche in suoli molto argillosi o piuttosto asciutti.
Talvolta può mostrare sintomi di clorosi a causa della carenza di ferro, quando
le piante sono coltivate in terreni molto alcalini, ma in generale non è
sensibile al pH del terreno. Predilige esposizioni soleggiate, ma si adatta a
vivere in una mezzombra luminosa: le piante allevate in pieno sole hanno però
colori autunnali del fogliame più spiccati. Sopporta molto bene le potature,
che nelle giovani piante devono tendere a selezionare tra i tanti piccoli
rametti quelli che saranno destinati a svolgere la funzione di branche principali.
Può essere allevato come esemplare singolo oppure essere impiegato per la
formazione di siepi libere o di siepi miste assieme ad altre piante dalle
dimensioni simili. La forma di allevamento può essere a tronco singolo oppure a
più tronchi, come grande cespuglio. Ne sono presenti in commercio diverse
varietà, che migliorano le caratteristiche ornamentali della specie tipo. Si
segnalano in particolare 'Compactum', alto fino a 150 centimetri e dalla chioma
più raccolta e 'Red Fruit', con frutti di colore rosso nel periodo invernale.
La corteccia delle branche
più vecchie è suberosa e screpolata, di colore grigio-bruno. Nei rami più
giovani già lignificati è invece di colore bruno chiaro, solcata da striature
longitudinali giallastre.
Le foglie sono semplici,
opposte, picciolate, palmate con base cordata, lunghe fino a 7-8
centimetri e larghe 3-4, di colore verde chiaro e di forma piuttosto variabile.
La maggior parte di esse ha la lamina tipicamente trilobata, col lobo centrale
nettamente più grande degli altri due (spesso il doppio o più), ed il margine
doppiamente serrato. Possono esservi però sulla stessa pianta anche foglie
ovaleggianti, coi due lobi laterali poco o per niente pronunciati, o
addirittura foglie cuoriformi. In autunno, prima di cadere, il fogliame di
questo acero assume tonalità rosso-cremisi molto suggestive.
I fiori sono molto
profumati, di colore bianco o giallo pallido, riuniti in piccole infiorescenze
terminali a pannocchia e compaiono in primavera, dopo l'emissione delle foglie.
I frutti sono disamare,
cioè infruttescenze tipiche degli aceri formate ciascuna da due samare, in
questo caso con ali di 2-2,5 centimetri che si incurvano verso il basso fino a
diventare quasi parallele tra loro o addirittura parzialmente sovrapposte,
dapprima verdi, poi di colore rossastro (giugno-luglio) e quindi brune,
persistenti sulla pianta durante il periodo invernale. Come negli altri aceri
le disamare, grazie alle loro ali, vengono disperse dal vento a grande distanza
favorendo la diffusione e la naturalizzazione della specie, che talvolta può
diventare invasiva.
ISTRUZIONI DI GERMINAZIONE
Per agevolare la germinazione i semi di
Acero andranno immersi in acqua calda ad una temperatura compresa tra i
30-45°C, lasciando che l’acqua si raffreddi lentamente ed in modo naturale per
24 ore, tenendo il recipiente coperto.
Dopo questa operazione, i semi devono essere tolti dal contenitore e mescolati
a torba umida; se si è sprovvisti di torba, si può utilizzare anche della
sabbia di fiume (no quella di mare).
Il tutto andrà collocato in una busta di poliuretano (es. tipo buste “cuki” per
congelare i cibi) ben chiusa e conservata ad una temperatura di 1-8°C
(frigorifero) per un periodo di tempo non inferiore ai 45 giorni e non
superiore agli 80.
Dopo questo trattamento a freddo (stratificazione), i semi andranno piantati in
vasi di terracotta o in cassette di polistirolo, facendo attenzione che il
semenzaio non venga esposto alle forti gelate tardive o alle forti calure
estive.
I semi non dovranno essere piantati ad una profondità superiore al doppio del
loro diametro.
Evitare in modo assoluto gli eccessi d’acqua che potrebbero far marcire il
seme; badare però a non far asciugare il terreno
La miscela ideale in cui piantare semi di Acero, è costituita da torba
setacciata (55%) e sabbia grossolana di fiume (45%).
Quando le pianticelle avranno raggiunto l’altezza di circa 20cm, potranno
essere estratte dal semenzaio e piantate nei vasi singoli, facendo molta
attenzione a non danneggiare le radici.