Il sitar è uno strumento a corda fondamentale nella
tradizione della musica classica indostana (India settentrionale, Bangladesh,
Pakistan, Nepal, Afghanistan). Quello che vi proponiamo è stato costruito,
probabilmente nella seconda metà dello scorso secolo, nel rispetto di una
tradizione che coniuga la bellezza esteriore alla qualità del suono. I
materiali sono per l’appunto quelli tradizionali. La cassa di risonanza, tumba,
è costituita da una mezza zucca, chiusa da una tavola di legno sottile. Il
lungo manico, in legno di toona (cedro rosso indiano) è incavato centralmente
per accogliere le corde di risonanza, il ponte principale è in corno, la
meccanica d’accordatura è interamente in legno, le chiavi delle corde
principali sono splendidamente scolpite in forma di fiore. Ha 7 corde principali e 12 corde di
risonanza. Gli inserti in madreperla e in osso, gli intagli floreali, le
decorazioni geometriche e zoomorfe parlano dell’amore dell’artigiano per la
musica e la bellezza: d’altra parte lo strumento apparteneva a Nader Zaher,
terzo figlio dell’ultimo re dell’Afghanistan, amante appassionato e noto
esecutore della musica classica indostana.
Buone condizioni, con alcuni danni facilmente riparabili. Le
foto, oltre a confermare le ottime condizioni, sono il miglior modo di
apprezzare, fin nei particolari, questi autentici capolavori.