Euripide Medea

Euripide Medea

Euripide,P. M. Fumagalli

Autore: Euripide,P. M. Fumagalli
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 280
Data Pubblicazione: 2017
Lingua: Italiano

Descrizione:
Medea, al di là del suo gesto e del suo carattere, appare -ed è la prima volta nella letteratura greca- come una donna pienamente e lucidamente consapevole della discriminazione di cui il sesso femminile è vittima. Non a caso, anche se è straniera, il Coro delle donne di Corinto è con lei. Ma, se da una parte la protagonista si identifica con le donne di Corinto, dall' altra si vuole distinguere da loro. Lei è diversa e la sua diversità rende la sua sorte ancor peggiore; è un punto, questo, che Medea tende spesso a sottolineare: lei è più infelice delle altre donne perché è anche straniera e ha perso per sempre la sua patria. Inoltre la sua diversità sta anche nella mascolinità del suo carattere: certo Medea non è una qualsiasi moglie abbandonata, e non si comporta come tale: infatti una moglie greca, solitamente, subisce. Medea no, non ha alcuna intenzione di giocare il ruolo della vittima; parla e agisce come un uomo che compie una pratica fondamentalmente radicata nella cultura maschile greca: la vendetta. Entrambe queste "diversità" (di etnia e di carattere) la spingono a uccidere i figli:è il fatto di non avere prospettive, di non avere più amore né speranza; è la consapevolezza di aver perso tutto e di non avere più nulla da perdere, ciò che la spingono al gesto estremo.