DROSERA GIGANTEA - PIANTA CARNIVORA, 5 SEMI SELEZIONATI

 

Le Drosere tuberose sono originarie dell’Australia (salvo qualche eccezione).

Alcune piante si presentano sotto forma di rosetta adagiata sul terreno, altre invece formano steli slanciati ed eretti.
Fioriscono copiosamente durante il periodo vegetativo sfoggiando fiori molto appariscenti e profumati..
Nel loro habitat naturale, crescono in ambienti molto poveri di nutrimento dove il terreno è prevalentemente sabbioso e completamente asciutto nel periodo estivo e acquitrinoso durante l'inverno.
Proprio per queste caratteristiche ambientali, le Drosere tuberose gestiscono il loro ciclo di vita completamente opposto alla maggior parte delle altre piante carnivore, vegetano durante il periodo invernale, mentre attuano il loro riposo durante mesi estivi (caldi e secchi).
Vediamo in dettaglio il loro ciclo vegetativo:

Periodo di riposo

Nella tarda primavera, quando le temperature iniziano ad alzarsi e tendono a superare i 20°, le tuberose si preparano al riposo, uno stratagemma che queste piante adottano per sopperire alla carenza idrica, condizione che si viene a creare durante le torride giornate estive dei luoghi dove vivono.
Con l'arrivo dell'estate, è quindi necessario simulare le condizioni climatiche del loro habitat naturale riducendo gradatamente l'apporto idrico fino a sospenderlo, in questo modo la pianta entra in riposo, mentre tutta la parte aerea tende a seccare completamente e muore.
Contemporaneamente, la pianta forma nel sottosuolo dei piccoli tuberi (da qui il nome di questa specie), dai quali nasceranno nuove piante con l'arrivo dell'autunno.

 Durante il periodo estivo, i tuberi possono essere lasciati nel substrato in cui è stata coltivata la pianta (in questo caso il substrato deve rimanere completamente asciutto) oppure posso essere prelevati e conservati a parte in ambienti asciutti e rimessi in nuovi vasi con l'arrivo dell'autunno.

Periodo vegetativo

Con l'abbassamento delle temperature e l'inizio delle piogge (condizioni climatiche che si manifestano con l'arrivo dell'autunno), i tuberi iniziano a germogliare dando vita a nuove piante.
In questo periodo, si inizierà ad inumidire il substrato (senza sottovaso) in maniera sempre più consistente in modo da simulare le piogge autunnali.
I tuberi sotterranei inizieranno a germogliare e a produrre le nuove plantule.
Durante il resto del periodo invernale si dovrà mantenere ben umido il substrato con 1-2 cm di acqua nel sottovaso.
Nonostante il periodo di crescita sia appunto l'inverno, non sopportano temperature molto basse nè tanto meno le gelate che possono rivelarsi letali, si dovranno evitare temperature al di sotto dei 8° - 10°.


COLTIVAZIONE

Per coltivarle al meglio è cercare di creare loro un ambiente climatico il più simile a quello australiano, estati calde ed inverni freschi e piovosi.
Nonostante possano essere coltivate anche in terrario, è preferibile lasciarle all'esterno (condizioni climatiche permettendo),poichè gradiscono molto la luce solare ed hanno bisogno di molto spazio per espandersi.
Ad esempio la D. gigantea può superare anche il metro di altezza.
Devono essere coltivate in vasi abbastanza profondi (indifferentemente plastica o coccio) poichè alcune specie di tuberose producono tuberi che tendono a svilupparsi in profondità ed il loro contatto con il fondo del vaso potrebbe danneggiarli seriamente a tal punto da perdere la loro riproduttività.
Per quanto riguarda il substrato, è consigliato l'uso di un mix formato dal 70% di sabbia silicea ed il restante 30% di torba acida di sfagno.
All'inizio dell'autunno, il substrato deve essere inumidito progressivamente fino al germogliare del tubero.
In seguito si potrà utilizzare il sottovaso con acqua (1-2 cm.) fino all'arrivo dell'estate, quando si ridurrà l'apporto idrico fino a lasciar seccare completamente il substrato.
La pianta muore formando nel sottosuolo i tuberi.
Per questa specie di carnivora, non sono indispensabili elevate percentuali di umidità, ma l'ambiente in cui vengono coltivate, deve essere ben areato e luminoso (anche sole diretto), condizioni climatiche che le tuberose gradiscono particolarmente.


MOLTIPLICAZIONE

Ad eccezione di qualche specie, la maggior parte delle tuberose non sono auto-fertili, per ottenere semi i loro fiori devono essere necessariamente impollinati con pollini provenienti da altre piante.
Supponendo di avere a disposizione dei semi, la loro germinazione risulta particolarmente difficile ma non impossibile.

Hanno bisogno infatti di stratificazione a caldo, i semi vanno disposti su substrato in ambienti umidi e con temperature tra i 28° e 30°.
Per i semi più coriacei (es. Drosera gigantea ), questi devono essere scarificati prima della loro semina.
In entrambi i casi è utile trattare preventivamente i semi con acido gibberellico (AG3), immergendoli in una soluzione diluita con acqua per circa 24 ore.
La strada più semplice per avere nuove piante di tuberose rimane quella della talea da foglia. 


STRATIFICAZIONE E SEMINA

Alcune piante carnivore, necessitano di temperature piuttosto elevate per interrompere il loro periodo di dormienza, quindi una stratificazione a caldo. E' questo il caso per esempio delle Drosere tuberose. Dopo aver preparato un substrato adeguato, possiamo procedere alla stratificazione a caldo dei semi in due modi differenti:

Metodo naturale:

Come detto in precedenza, alcuni semi germinano in periodi dell'anno particolarmente caldi con temperature a volte anche superiori ai 35°.
Questa tecnica, si esegue quindi nei mesi estivi più caldi (luglio - agosto).

Metodo artificiale:

Contrariamente alla tecnica precedente, questo metodo può essere utilizzato in qualsiasi periodo dell'anno, grazie all'utilizzo di terrari, ricreando al loro interno le condizioni climatiche estive, è possibile ingannare i semi costringendo ad interrompere il periodo di dormienza.
La stratificazione a caldo può durare anche più di un mese.