GIGOTTI, Lorenzo (Roma, 1938 - Roma, 1994), Lorenzo Gigotti dalla Scuola Romana alla cromia del segno

Roma, 3Diesse 2005 Prima edizione (First Edition)

Catalogo della mostra tenutasi presso il Chiostro del Bramante, Roma 15 settembre - 23 ottobre 2005.  Testi di Claudio Strinati, Domenico Guzzi, Carlo Chenis, Claudio Crescentini et al. Numerose illustrazioni a colori e in bianco e nero. Biografia, Bibliografia

8vo (cm 28 x 23,5), pp. 318, Brossura (wrappers)
Molto buono (Very Good)

Nelle stupende sale del chiostro del Bramante si apre al pubblico una mostra antologica sul pittore Lorenzo Gigotti. 150 opere tra dipinti, disegni, bozzetti per affreschi, mosaici e cartoni preparatori per vetrate realizzati tra gli an-ni Trenta e gli anni Ottanta, provenienti da gallerie, enti pubblici, collezioni private e dall'Archivio Lorenzo Gi-gotti, oltre a documenti cartacei e fotografici, video-immagini, costituiscono il corpus della grande mostra anto-logica dedicata a Lorenzo Gigotti (Roma 1908-1994). Allievo di Ferruccio Ferrazzi, l'artista è personaggio di rilievo della Scuola Romana degli anni Trenta e Quaran-ta, alla quale ha legato il suo nome grazie ad una pittura dapprima tonale, affine alla lezione di Cagli e Capogrossi, poi via via sempre più focalizzata sul versante cromatico di sostanziale impronta espressionista, impressa alla pittura romana da Mario Mafai, artista molto amato da Gigotti. Di questo periodo, in mostra, un nucleo di opere di grande impatto visivo che confermano la vivacità e la forza espressiva della pittura dell'artista che va principalmente spostandosi, dal periodo post-bellico in poi, verso un segno affine alla coeva pittura di Pirandello e di Gentilini, senza dimenticare i riferimenti a Klee e Chagall, due degli artisti, del panorama dell'arte internazionale, ai quali Gigotti si sentiva più legato. Dagli anni Cinquanta e Sessanta l'artista inizia una coerente evoluzione pittorica, arrivando a creare una pittura aniconica con un “segno cromatico” estremamente personalizzato.