WESSELS, Mariken (Vlaardingen, 1963), Queen Ann. P.S. Belly cut off

Amsterdam, Alauda Publications 2010 Edizione originale di 75 esemplari firmati

Fotolibro con immagini in bianco e nero e a colori e un inserto costituito da una busta di carta acetata contenente fotografie a colori. Allegate due fotografie inedite originali sciolte, stampate su Hahnemühle Photo Rag, contenute insieme al libro in una scatola ideata dalla stessa Artista (fotografie cm 31x24,5 firmate e numerate al verso, esemplare 53/75)

Design: Mariken Wessels & Esther Krop

Cm 34x25, pp. 80 + 2 foto, Brossura, custodia (wrappers, slip-case)
Perfetto (Mint)

Secondo libro di Mariken Wessels. Le fotografie provengono da una persona reale, una donna di mezza età che si "contorce" con la propria immagine in un flusso infinito di fotografie manipolate di se stessa, trasformandole in un vero e proprio microcosmo di curiosità. La disposizione del materiale, con la sua strana miscela di vecchie e nuove fotografie, materiale cinematografico e collage è sorprendentemente ingannevole. In effetti, come nel primo libro dell'Artista "Elisabeth "I want to eat", è la mano dell'artigiana Mariken Wessels che lavora.
La forza suggestiva del materiale fotografico "trovato" e di altri documenti personali e il loro relativo sequenziamento avviene con grande precisione. Wessels si appropria del materiale fotografico e cinematografico riprogettandolo, modificandolo e riorganizzandolo, incorporando spesso altro materiale. In tal modo, costruisce una narrazione, intrecciando le immagini tra di loro e trasformandole in libro.
"Queen Ann. P.S. Belly cut off" parla di una donna, la cui vita sembra dominata dalla sua obesità. Eppure il lettore non diventa mai un voyeur. I singolari e commoventi collage fotografici di "Queen Ann" esprimono il desiderio di essere altro da sè. Nel contrasto, che la disposizione delle foto rende fin troppo evidente, emerge una scomoda incompatibilità tra la vita presente e passata di Ann e lo status legato all'essere bella. Wessels infonde nuova vita nella sua protagonista, confondendo i confini tra finzione e realtà.