MANUEL, Antonio (Avelas de Caminha, 1947), Antonio Manuel. I Want to Act, Not Represent!

New York, American Society 2011 Prima edizione (First Edition)

Volume pubblicato in occasione della mostra tenutasi presso l'American Society Art Gallery, New York 15 settembre - 10 dicembre 2011. Testi di Claudia Calirman, Michael Asbury, Gabriela Rangel, Judith Rodenbeck et al. Illustrazioni a colori e in bianco e nero. Biografia, Bibliografia

8vo (27x19), pp. 152, Rilegato (hardback)
Perfetto (Mint)

Antonio Manuel: I Want to Act, Not Represent!, the first solo exhibition in the United States of Brazilian artist Antonio Manuel. The show focused on Antonio Manuel's preeminent role in the development of the groundbreaking neo-avant-garde movement that emerged in Rio de Janeiro during the 1960s. During the most repressive years of the Brazilian military dictatorship (1968-1974) Antonio Manuel's artworks and actions instigated and were many times at the center of controversial debates concerning institutional censorship. While some of his closest friends associated with Tropicalismo and the intellectual milieu of Rio de Janeiro were forced into exile during the military regime, Antonio Manuel managed to remain in Brazil. Throughout this time he created a politically potent and visually striking corpus of experimental work that blended Neoconcrete, Pop, and Conceptual art.

 

Antonio Manuel: I Want to Act, Not Represent!, la prima mostra personale negli Stati Uniti dell'artista brasiliano Antonio Manuel. La mostra si è concentrata sul ruolo preminente di Antonio Manuel nello sviluppo dell'innovativo movimento neoavanguardista emerso a Rio de Janeiro negli anni Sessanta. Durante gli anni più repressivi della dittatura militare brasiliana (1968-1974), le opere e le azioni di Antonio Manuel hanno istigato e sono state spesso al centro di dibattiti controversi riguardanti la censura istituzionale. Mentre alcuni dei suoi amici più stretti legati al Tropicalismo e all'ambiente intellettuale di Rio de Janeiro furono costretti all'esilio durante il regime militare, Antonio Manuel riuscì a rimanere in Brasile. Durante questo periodo ha creato un corpus di opere sperimentali politicamente potenti e di grande impatto visivo che fondono il Neoconcreto, il Pop e l'arte concettuale.