TROJA Michaele, De novorum ossium, in integris aut maximis, ob morbos deperditionibus, regeneratione experimenta;

Lutetiae Parisiorum, E Typis Franc. Ambr. Didot 1775 Prima edizione (First Edition)

Ubi, maxima Materiae affinitate, breviter de Fracturis, & de Vi quam Natura impedit in offibus elongandis, dum crescunt. Autore Michele Troja, Medicine Doctore Neapoli, & Chirurgo è latere in Regali S. Jacobi Nosocomio. Viro Clarissimo Josepho Lieutaud, Potentissimi Galliarum Regis Archiatro, Regiae Scientiarum Parisiensis, necnon Londinensis Academiae Socio, etc. etc. etc. Con 3 tavole litografiche ripiegate ed una tavola stampata, ripiegata. Testatine e finalini incisi. Testo in latino. Nello stesso volume è rilegato un altro testo:  ''Riflessioni del signor De La Lande sulle comete che possono approssimarsi alla terra. Traduzione dal Francese. Napoli, nella Stamperia di Giovanni Gravier 1773

16mo, pp. 240 - 30, Pagine ben conservate, con rare fioriture, ampi margini, carta pesante. Ottimo esemplare
Molto buono (Very Good)

Michaele Troja (1747-1827), studiò medicina a Napoli e nel 1774 si recò a Parigi dove iniziò quelle ricerche sulla formazione del tessuto osseo e sulla generazione delle ossa che lo resero famoso. Sebbene Réaumur e Trembley avessero già dimostrato la ricrescita degli arti nei crostacei e nei polpi, nessuno prima di allora aveva considerato la possibilità di ricrescita delle ossa. "Troja dimostrò che se un corpo estraneo viene introdotto nella cavità midollare di un osso lungo, il cilindro osseo muore e si forma un nuovo osso intorno a quello necrotico, che alla fine viene eliminato. Di conseguenza, Troja suggerì che, nel trattamento di carie estese dell'osso, il midollo dovesse essere distrutto, in modo da provocare la formazione di nuovo osso".