Buono/ottimo

Nessuna scritta o sottolineatura

Pagine bianche e pulite

Nessuno strappo o mancanza

Qualche segno alla copertina (vedi foto)



Libro di grande suggestione perché propone i testi delle cosiddette “canzoni maledette” di Kurt Cobain e Courtney Love (con testo a fronte) tradotte dalla conturbante Isabella Santacroce, che all’epoca (1998) era in forte ascesa di popolarità, avendo appena pubblicato il romanzo Luminal (Feltrinelli) dopo l’esordio, nel 1996, con Fluo. Storie di giovani a Riccione, (Roma, Castelvecchi, 1995).


Kurt & Courtney

Kurt Cobain (1967-1994), uno dei massimi cantanti di genere grunge, leader del gruppo rock Nirvana; emblema di una generazione, dopo una breve vita durante la quale la dipendenza dalle droghe lo condizionerà sempre di più, fino all’inevitabile, si suicidò il 5 Aprile 1994 sparandosi con un fucile. La sua figura appartiene al mito e ha influenzato, e influenza tutt’ora, cantanti, scrittori e poeti in tutto il mondo.

Sua moglie, Courtney Love (nata nel 1964), a sua volta musicista ed ex leader del gruppo rock Hole, che gli aveva dato una figlia, fu con lui fino agli ultimi giorni.

I due ebbero comunque una tempestosa relazione, con fasi alterne e l’uso massiccio di stupefacenti condizionò sempre il loro fragile e imperfetto rapporto. Secondo varie fonti, i loro litigi erano clamorosi e la polizia interveniva frequentemente per sedare gli animi. Kurt Cobain scrisse una buona parte dei testi delle sue canzoni influenzato dalle droghe e dalle fasi umorali che queste scatenavano in lui. L’appellativo di “canzoni maledette”, anche in considerazione del suo destino tragico e della sua prematura morte, appare più che giustificabile. Isabella Santacroce ne ha dato una traduzione appassionata e di rara efficacia. Il libro è diventato un piccolo oggetto di culto, sparendo letteralmente dalla circolazione negli anni.