Graecia Maior Lucania Apulia Peucetia Daunia | ||
Codice articolo: 2193 | ||
Autore: N/D | ||
Editore: Jansson Insularum | ||
Anno di stampa: 1649-60 | ||
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Mappa del ‘600 stampata su carta greve
con ampio margine foglio cm. 50,8 x 58,5 ca. – disegno cm. 37,8 x 50,8ca.
Incisione in rame (c. 1640), raffigurante una carta geografica della Magna
Grecia. In alto a sinistra, ornato da guerrieri e da un putto circondato da
armi, in cartiglio dal titolo: Itala Nam Tellus GRAECIA MAIOR erat - Ovid. IV
Fastor… Il titolo inizia con una citazione tratta dal IV libro dei Fasti di
Ovidio: “Ciò che chiamano Italia era Magna Grecia.” La parte meridionale
dell’Italia, conosciuta anticamente come “Magna Grecia”, è raffigurata
capovolta; è visibile una parte della Sicilia, Lucania Calabria Irpinia, Puglia
Peucetia e Daunia. Sono raffigurati: due velieri, nel golfo di Taranto, e un
mostro marino, vicino al promontorio del Gargano. Le località sono raffigurate
con piccoli disegni convenzionali e con i profili dei monti. Tratta da: “Atlas
Novus”, pubblicato ad Amsterdam da Johannes Jansson, nel 17° secolo.
Johannes Jansson (1588-1664) fu un editore, un incisore e un cartografo olandese. Conosciuto anche come Joannes Janssonii (con qusto nome latinizzato firmava le sue carte geografiche), nel 1617 pubblicò una nuova edizione della “Geografia” di Tolomeo e nel 1633 un “Atlante” del Mercatore; dal 1638 iniziò la pubblicazione di un “Atlas Novus”, al quale seguì, nel 1647, una seconda edizione in sei volumi. Nel 1657 pubblicò, ad Amsterdam, il “Novus Atlas, sive Theatrum orbis terrarum: in quo tabulae & descriptiones omnium regionum totius Universi accuratissime exhibentur. In sex tomos distinctus”, considerato il primo atlante moderno del mondo e ripubblicato più volte negli anni successivi. |