Il Tempo Che Fu

 

L'Illustrazione Italiana

Rivista originale del 30 Ottobre 1921

Anno 48 - N. 44

 

Rarità per appassionati e collezionisti

 

Segue sotto solamente un saggio del ricco contenuto presente

 

 

Illustrato in copertina (segue foto):

Il giorno dei morti nei cimiteri di guerra

 

Illustrazione presente nelle pagine interne (segue foto):

Gli avvenimenti sportivi

 

Altra Illustrazione presente nelle pagine interne (segue foto):

I cimiteri degli eroi sui campi di battaglia


 

 

Tra gli argomenti trattati e le notizie contenute:

Il nuovo successo di Carlo d'Absburgo.

La delegazione italiana alla conferenza per il disarmo a Washington.

La vita di Nazario Sauro (V).

Per le nozze d'argento dei sovrani.

Il congresso del partito popolare italiano a Venezia.

La medaglia d'oro ai fratelli De Carli.


 

 

 

 

...e tanto altro ancora!

 

 

 

 


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dell'Illustrazione Italiana , ne inseriamo diverse giornalmente.

 

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L'illustrazione Italiana è stata una rivista settimanale italiana con sede a Milano, pubblicata ininterrottamente dal 1873 al 1962 per un totale di quasi 5 000 numeri.
Fondata a Milano con la testata «Nuova illustrazione universale», fu edita dalla casa editrice Fratelli Treves, fondata da Emilio Treves, il quale fu anche il primo direttore della rivista.
L'illustrazione italiana comincia ad avere un'ampia diffusione negli ambienti della medio-alta borghesia, grazie alla qualità degli articoli e soprattutto delle illustrazioni, spesso affidate ad artisti di primo piano come Achille Beltrame, Pietro Scoppetta, Luigi Bompard, Giuseppe Cosenza ed Ettore Ximenes (il quale svolgeva anche le funzioni di vicedirettore), tale qualità fu mantenuta poi nel tempo anche in seguito all'avvento della fotografia, tecnica che vide rappresentati sulle pagine dell'«Illustrazione» alcuni tra i migliori fotogiornalisti nazionali: Armando Bruni, Mario Crimella, Giulio Parisio ed Emilio Sommariva.
Per i testi il periodico si avvalse della collaborazione, in qualità di articolisti, di alcuni dei nomi più importanti della letteratura italiana, fra cui ricordiamo Giosuè Carducci, Grazia Deledda e Luigi Pirandello (premi Nobel per la letteratura), lo scrittore verista Giovanni Verga, il poeta Gabriele D'Annunzio, il critico letterario e favolista Luigi Capuana ed Edmondo De Amicis, autore del celeberrimo romanzo "Cuore", capolavoro della letteratura per ragazzi.  La grande fortuna dell'Illustrazione Italiana durò fino alla morte di Emilio Treves (1916), dopo la quale, pur avendo ancora tra i propri collaboratori scrittori del calibro di Eugenio Montale, Elio Vittorini, Salvatore Quasimodo, Riccardo Bacchelli, Italo Pietra, Niccolò Giani e Sergio Solmi, la rivista cominciò a mostrare i segni di un lento declino.
La promulgazione delle leggi razziali fasciste accelerò il processo in atto: nel 1939 la Treves dovette cedere l'azienda alla Garzanti. Verso la metà del 1942, in seguito agli eventi della seconda guerra mondiale, L'illustrazione rallentò le sue uscite, fino ad essere trasformata in mensile nel 1951 da Livio Garzanti. Gli anni cinquanta videro la crescita vertiginosa dei rotocalchi, settimanali popolari di attualità. «L'Illustrazione Italiana» vide ridursi progressivamente il suo spazio, finché Garzanti la chiuse nel 1962.
L'editore Guanda riprese la testata alla fine del 1981 e la ripubblicò con periodicità bimestrale. Il tentativo non incontrò sufficiente fortuna e la rivista fu chiusa nel 1996.

 


 

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