Il Tempo Che Fu

 

La Domenica del Corriere

Rivista originale del 21 Aprile 1963

Anno 65 - N. 16

 

Rarità per appassionati e collezionisti

 

Segue sotto solamente un saggio del ricco contenuto presente

 

 

Illustrato in copertina (segue foto):

Un ingegnere milanese ha realizzato un sorprendente dispositivo che consente di scoprire e di localizzare sottoterra, anche a profondità di oltre mille metri, giacimenti minerari, monumenti sepolti, reconditi tesori

 


Illustrato nella retro copertina (segue foto):

 I predoni infestano ancora il mare tra le Filippine, le Celebes e il Borneo. Di recente, un gruppo, a bordo di una veloce lancia dall'apparenza innocua, ha catturato un grosso battello in navigazione; e dopo avere ucciso tutti i membri dell'equipaggio si è allontanato portando via due donne inglesi risparmiate nel massacro
 

 

Nelle pagine interne:

Telex per la pace: una linea diretta di telescriventi collegherà in permanenza la Casa Bianca col Cremlino per evitare la guerra per errore.

Perché Maner Lualdi non crede più ai dischi volanti (4^ puntata)

Storia patetica di Rosalina Neri, vamp rientrata: ha piantato dollari e gioielli per mettersi a cantare sul serio.

Antonio Ordonez, il famoso "matador" di Ronda immortalato da Hemigway ha abbandonato definitivamente le arene.

L'agonia dell'impero (3^ puntata): la quasi incredibile battaglia d' Adardè.

È italiano l'idolo del calcio arabo: Aldo Stella è il miglior portiere d' Egitto.

In Marocco esportiamo un po' del nostro miracolo


 


 

...e tanto altro ancora!

 

 

 

 


Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci.

 

 

 

In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione

delle  Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve

saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni

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La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989.

Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi.

Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. 

Venne pensato come «settimanale degli italiani».

Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi.

La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate.

Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana.

La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899).

Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista.

Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole.

Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini.

Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. 

Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965).



 

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