I rivetti sono elementi di fissaggio molto utili in situazioni in cui non è possibile procedere con saldature. Questi componenti risultano efficaci, versatili ed economici, consentendo assemblaggi perfetti. Un rivetto è composto da due parti:
- Testa o boccola: la parte superiore del rivetto.
- Corpo cilindrico: la parte più lunga che sporge dalla testa.
Il funzionamento dei rivetti è semplice:
- Foratura: Si forano le parti che si desidera fissare con dei fori dal diametro maggiore rispetto al corpo del rivetto.
- Inserimento: Utilizzando uno strumento chiamato rivettatrice, la testa del rivetto viene inserita nei fori.
- Trasformazione: Mediante un meccanismo di apertura e chiusura, si esercita una forte trazione. Il corpo del rivetto viene tirato fino a deformare la testa, fissando le due superfici.
- Strappo: La parte più lunga unita alla boccola viene strappata ed eliminata tramite una forza di rottura esercitata dalla rivettatrice. Per questo motivo, viene definito “rivetto a strappo”.
- Fissaggio: Le parti in lamiera sono ora saldamente fissate, e il rivetto non può essere disinserito.
I rivetti presenti sul mercato sono molteplici e adatti a specifiche esigenze. Tra le tipologie più comuni, troviamo il rivetto a strappo, particolarmente utile quando non è possibile saldare gli elementi o in applicazioni accessibili solo da un lato. Per scegliere il rivetto corretto, è fondamentale considerare:
- Diametro del foro e corretto diametro della boccola.
- Spessore serrabile definito dal materiale da fissare.
- Lunghezza della boccola.
- Materiale da fissare, selezionando il rivetto con la giusta lega metallica.
- Resistenza a taglio e trazione, valutando le sollecitazioni a cui sarà sottoposto.
In sintesi, i rivetti offrono un fissaggio meccanico durevole, sicuro e adatto a diverse applicazioni