L'interno delle copertine è rivestito in seta marrone, le pagine in cartoncino pesante di color marrone.

Nell'album, che è stato usato sono rimaste alcune vecchie fotografie oltre agli angolari incollati alle pagine per fissare le fotografie come si vede dalle foto.

Risale agli anni 50 del 900.

Il resinflex di cui è costituita la copertina dell'album è una pelle sintetica creata impregnando una stoffa con resine particolari a creare la trama della vera pelle.

Questo materiale e quindi questo oggetto fanno parte della storia dell'italia, quell'Italia che nel primo dopoguerra getto le basi per il grande boom economico degli anni 60/70 del 900 grazie a menti eccellenti come quella del chimico Amerigo Hartstein che alla fine degli anni 40 a Torino crea questo materiale tecnologicamente innovativo.

La ditta fondata da Hartstein prese il nome dal suo prodotto di maggior successo ovvero Resinflex.

Questa finta pelle, sarà protagonista della ripartenza dell'italia e diverrà (anche se purtroppo in pochi la conoscono) un simbolo del made in italy.

In resinflex erano prodotti i rivestimenti dei treni settebello, gli interni delle automobili fiat, della lancia aurelia B24, dei pullmann di lusso Lancia Esadelta ed Esatau.

La resinflex veniva utilizzata per i rivestimenti dei motoscafi Riva e dei transatlantici Andrea Doria, Michelangelo e Raffaello.

Il materiale vene utilizzato anche in arredamento da designer del calibro di Gio Ponti e Carlo Mollino.

L'album dell'inserzione era quindi negli anni 50 del 900 un oggetto pregiato e ricercato creato per una società che amava circondarsi di cose belle, pratiche e ricercate.

Misure:

Chiuso 32 x 22 cm

Pagina 26 x 20 cm