L’acquaiolo è un antico mestiere napoletano, oggi ormaiscomparso, ma fermo nella cultura partenopea. Anticamente si poteva camminare per le strade di Napoli escoprire i mestieri più ingegnosi, mestieri che rappresentano bene ciò che si èsempre detto dei napoletani: “che hanno l’arte dell’arrangiarsi”. Non era strano trovare perstrada un piccolo chiosco, con diversi tipi di acqua, e un signore moltodivertente che, per convincerti a comprare un bicchiere d’acqua, parlava conchiunque si trovasse davanti, come se fosse un suo vecchio amico; potevaraccontare storie, poteva fare battute, e con tutto quel parlare alla finefarti comprare un delizioso bicchiere d’acqua. L’acquadell’acquaiolo peró non era semplice acqua, bensì poteva offrirti vari tipi. L’offerta era tra: acqua annevata, ovvero rinfrescata con blocchi di ghiaccio; acqua addirosa, aromatizzata al profumo di vino; acqua di mare, che ovviamente aveva in uso differente dagli altritipi; c’era l‘acqua di fiume, o l’acquaappannata, che serviva per fare le polpette; c’era anche l‘acqua suffregna e molte altre ancora. L’acquaiolo era unvenditore ambulante, quindi non lo si trovava sempre nello stesso punto dellacittà, ma lo si poteva trovare sicuramente durante le feste di paese.