Il volume ha vinto il PRIMO PREMIO del "Premio giornalistico internazionale della Camera di Commercio e Provincia di Ferrara per l’agroalimentare, il turismo e l’ambiente”.
Lo storione del Po come Moby Dick. Il caviale come il Santo Graal.
Un viaggio interiore, nella memoria, nella storia materiale, nella
leggenda: il caviale di Ferrara è il pretesto per raccontare uno
scampolo di Novecento.
C’è un filo rosso che parte dalla corte degli Estensi, dal conte
palatino per meriti gastronomici Cristoforo da Massisbugo, attraversa
l’Adriatico, si lega con gli ebrei sefarditi della diaspora, con i
cacciati dalla regina Isabella di Spagna, si intreccia con la grande
cultura materiale del fiume Po, crea la rete che cattura un pesce, lo
storione, arrivato direttamente dalla preistoria, si annoda infine con
la ferrovia, per approdare sulle tavole dei signori, dei gourmet
cosmopoliti.
Dei pescatori di storioni del Grande Fiume e degli artigiani del caviale
di Ferrara, della tradizione di Benvenuta Ascoli, la Nuta, non rimane
oggi quasi più nulla: di un’intera civiltà siamo riusciti a salvare solo
una ricetta. E anche questo non è stato facile.
E' possibile assaggiare il caviale cotto secondo la famosa ricetta di Benvenuta Ascoli presso l'Agriturismo Le Occare di Runco (FE).