LA MOGLIE GIAPPONESE

di Gian Luigi Polidoro - 1968

con Gastone Moschin, Michiko Iwasaki

manifesto originale 140x200 cm
art by Angelo Cesselon

piegato, macchie, lievi difetti, come da foto

Il ragionier Taddei, chiamato a sostituire il suo collega Ferrante, improvvisamente ammalatosi, è costretto a compiere, per sistemare alcuni affari di ufficio, un viaggio in Estremo Oriente. Ripercorrendo l'itinerario che il Ferrante era solito seguire, Taddei passa da Tokyo a Hong Kong, da Saigon a Calcutta. Il viaggio sulle prime si presenta piacevole, ma a poco a poco, sia per la sua inesperienza, sia per la sua natura di uomo tranquillo, abituato a rispettare quasi supinamente le regole della società, si trasforma in un incubo. Infatti sbattuto in una realtà diversa da quella cui era solito vivere, è costretto a dibattersi, a capire con maggiore responsabilità ciò che lo circonda: conosce così l'intima personalità del collega, tramite i suoi più disparati traffici illeciti, di cui per caso viene a conoscenza, nota sprovvedute giovinette vendersi per un pezzo di pane, vive per un attimo i drammi della guerra, tocca con mano lo stato di assoluta precarietà in cui molta gente si trova. E' troppo per lui: combattuto fra le inibizioni soppresse e la travolgente realtà, il risultato è un violento choc. La sua vita futura, perlomeno si spera, assumerà un valore diverso.

riflessi dovuti al flash