RARISSIMA !!
SECONDA EMISSIONE DEL 100 EURO NELLA STORIA DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO.
N.B. CONDIZIONI PERFETTE !!!
PONTIFICATO PAPA BENEDETTO XVI
LA CAPPELLA SISTINA: LA CACCIATA DAL PARADISO TERRESTRE
N.B. TIRATURA MOLTO BASSA!!
Paese: Vaticano
Valore nominale: 100 euro
Titolo: Au 917/000
Diametro: 35 mm
Peso: 30,00 gr.
Metallo: Au ORO
Periodo: 2009
Bordo circolare: COOPERATORES VERITATIS + MMIX +
Zecca: Roma
Conservazione: FS ( FONDO SPECCHIO )
Scultore: Roberto Mauri
Incisore: Roberto Mauri
Tiratura: 998 esemplari
Coniazione: IPZS - Italia
D/ Profilo di Papa BenedettoXVI
R/ “ La cacciata dal Paradiso terrestre “
Completa di scatola e certificato come da zecca in condizioni perfette!!
Proveniente dalla mia collezione privata.
Il catalogo Unificato Euro 2020/2021 riporta come prezzo € 5000,00 vedere foto!
N.B. Per ulteriore info e foto contattatemi via watsup ( inviare richiesta numero di telefono via mail ).
Tra il 1508 e il 1512 Michelangelo realizza una serie di affreschi sulla volta della Cappella Sistina, in cui narra la storia della creazione e del peccato. La seconda moneta aurea vaticana da 100 euro raffigura un particolare della cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre, che l’autore ha affrescato su uno dei nove riquadri della volta. In questo affresco Michelangelo rappresenta simultaneamente il peccato originale e l’espulsione dal paradiso terrestre, due episodi nettamente divisi nel racconto biblico ma che egli ci mostra contemporaneamente, evidenziando in tal modo la gravità del peccato dell’uomo e l’effetto irreparabile che esso genera. L’albero del bene e del male divide i due episodi: da un lato il serpente che offre il frutto proibito, dall’altro Adamo ed Eva che vengono cacciati dall’Arcangelo Gabriele. Michelangelo rappresenta magistralmente la drammaticità di questa nuova condizione umana, dando ai volti un’espressione sofferente e rappresentando i corpi contorti, schiacciati dal peso del peccato appena commesso. Lo sfondo non è più un paradiso rigoglioso ma una landa deserta e inospitale che evoca un senso di tristezza e abbandono.