Famiglia:        Solanaceae.

 

Origine:          America.

 

Caratteri:       Proponiamo alcune tipologie diverse che, pur conservando le stesse proprietà intrinseche del pomodoro tradizionale, daranno un tocco personale sia al vostro orto, disposti su file intercalate tra loro, sia alla vostra tavola in un giorno di festa. Questi semi, accuratamente selezionati e testati, produrranno il caratteristico Pomodoro,  dolce e saporito il quale, però, possiede una grande tolleranza ai climi più freddi, in quanto la sua maturazione continua fino ad una temperatura di 3 gradi. Inoltre può germogliare con successo anche ad una temperatura leggermente inferiore ai canonici 24 gradi richiesti dagli altri pomodori e possiede una crescita più breve (di circa 55 giorni) dopo il trapianto.    

La pianta di pomodoro è una pianta perenne, ma nei climi temperati è coltivata come annuale ed ha un enorme valore nutrizionale perché ricca di vitamine. Migliora qualunque piatto a cui è aggiunto e non è minimamente danneggiato da qualsiasi tipo di conservazione. Il pomodoro è nativo della zona dell'America Centrale, del Sudamerica e della parte meridionale dell'America Settentrionale, zona compresa oggi tra i paesi del Messico e Perù. Gli Atzechi lo chiamarono "xitomatl", il termine "tomatl" indicava vari frutti simili fra loro, in genere sugosi. La salsa di pomodoro divenne parte integrante della cucina atzeca. Alcuni affermarono che il pomodoro aveva proprietà afrodisiache, sarebbe questo il motivo per cui i francesi anticamente lo definivano "pomme d'amour", ossia pomo d'amore. Questa radice è presente anche in Italia: in certi paesi dell'interno della Sicilia, è indicato anche con il nome di pùma-d'amùri (pomo dell'amore). Si dice che dopo la sua introduzione in Europa sir Walter Raleig avrebbe donato questa piantina, carica dei suoi frutti, alla Regina Elisabetta, battezzandola con il nome di "apples of love" (pomo d'amore). La data del suo arrivo in Europa è il 1540 quando lo spagnolo Hernàn Cortés rientrò in patria e ne portò gli esemplari; ma la sua coltivazione e diffusione attese fino alla seconda metà del XVII Secolo. Arriva in Italia nel 1596, ma solo più tardi,  trovando condizioni climatiche favorevoli nel Sud del paese, si ebbe il viraggio del suo colore dall'originario e caratteristico colore oro, che diede appunto il nome alla pianta, all'attuale rosso, grazie a selezioni e innesti successivi. Inizialmente si pensò che fosse una pianta velenosa in quanto somigliava all'erba morella Solanum Nigrum. Difatti, di fronte al dubbio, venne adottata assieme alla patata come pianta decorativa. Il frutto maturo è ricco di  principi nutritivi seppure a basso contenuto calorico, ed è comunemente utilizzato a scopi alimentari, in insalata o come ingrediente nella preparazione di salse e piatti cotti, come la pizza. Il  succo di pomodoro, assunti come bevanda rendono disponibile all'organismo una quantità significativa di licopene, un importante  antiossidante. Il succo di pomodoro costituisce anche, con l'aggiunta di, vodka, tabasco, limone, sale e pepe, la base del cocktail Blody Mary solitamente servito come aperitivo. 

               

Terreno:         Il terreno deve essere morbido e ben drenato con poco letame ( aggiungere torba e sabbia in proporzione alla durezza della terra) e l’esposizione quanto più possibile soleggiata. Utile, prima della semina, un fertilizzante complesso ternario, nella misura di circa 90 grammi per metro quadro.               

Semina:          La semina va fatta in primavera dopo l’ultima gelata e, se il clima é particolarmente freddo, in seminiere o al coperto. Utile la pacciamatura; non lasciar crescere le piante troppo in altezza né lasciare completamente senz’acqua perché il frutto si spacca. Attenzione ai ristagni d’acqua che potrebbero far marcire le radici.