Il basilico (Ocimum basilicum) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, normalmente coltivata come pianta aromatica.
Originario
dell'India, è utilizzato tipicamente nella cucina italiana e nelle
cucine asiatiche in Taiwan, Thailandia, Vietnam, Cambogia e Laos, per
via del marcato profumo delle sue foglie, che a seconda della varietà
può essere più o meno dolce o pungente.
Il
nome deriva dal latino medievale basilicum, con origine dal greco
basilikon (phyton) ("pianta regale, maestosa"), da basileus "re". Di
etimologia incerta, alcune interpretazioni ritengono sia così chiamato
perché usato per produrre profumi per il re, o in riferimento
all'utilizzo sacro delle antiche popolazioni Hindu, oppure, più
semplicemente, per l'importanza "regale" conferita alla pianta. Il nome
è stato probabilmente confuso con quello del basilisco, la creatura
mitologica greca descritta come un serpente dal veleno letale, col
potere di uccidere con lo sguardo. Il basilico ne sarebbe stato
l'antidoto.
Il
basilico è una pianta erbacea annuale alta fino a 60 cm, con foglie
opposte, ovali, lanceolate, a volte bollose, di 2-5 centimetri di
lunghezza. Il colore delle foglie varia dal verde pallido al verde
intenso, oppure è viola o porpora in alcune varietà. I fusti eretti,
ramificati, hanno una sezione quadrata come molte delle Lamiaceae, e
hanno la tendenza a divenire legnosi e frondosi.
Questa è la varietà Thai (tailandese): in Thailandia ad una normale richiesta di basilico viene
proposto non il comune basilico che utilizziamo in Italia ma il “basilico thailandese”
e la cucina thailandese utilizza, quanto meno, altre tre varietà di
basilico. Il più utilizzato è il “basilico thailandese”
(Ocimum basilicum var. thyrsiflora): in lingua thailandese horapha
o bai
horapha, le sue foglie sono più slanciate di
quello nostrano, il fusto è violaceo ed i fiori sono rosa. Si tratta di
una varietà annuale molto resistente, produttiva
fino a buona parte dell'autunno, che profuma di liquirizia dolce ed ha
un sapore che, nella cottura, risulta più stabile di quello nostrano. Il suo aroma forte e
agrumato si accosta a piatti di pesce, uova, insalate. Inoltre è molto indicato
per la conservazione in surgelatore, perchè il suo aroma è più persistente.
CONSIGLI DI SEMINA
Le temperature ottimali di coltivazione sono tra i 20 - 25°C ma con un buon tenore di umidità tollera anche temperature più alte. E' una pianta che cresce in pieno sole e può essere coltivata egregiamente sia in vaso che in piena terra. Temperature al di sotto dei 10 °C non sono ben tollerate.
Il rinvaso va effettuato al momento della messa a dimora delle giovani piantine, in primavera.
Non è una pianta particolarmente esigente in fatto di terreni, l'importante è che sia un terreno fertile, a ph neutro e ben drenante in quanto non ama i ristagni idrici.
Considerando che sono piante che devono essere annaffiate molto generosamente e che non tollerano i ristagni idrici, utilizzare dei vasi di terracotta che permettono al terreno di respirare.