Famiglia:        Rosaceae.

 

Origine:          Asia.

 

Caratteri:       Pianta di origini asiatiche, diffusa in Europa fin dai tempi antichi, Il ciliegio si può dividere essenzialmente in due specie diverse: il ciliegio a frutto dolce e il ciliegio a frutto acido. Il ciliegio dolce a sua volta si distingue in due categorie: le duracine e le tenerine. Le duracine, dette anche duroni, sono piante di notevole sviluppo che possono raggiungere anche i 20 m d'altezza, mentre le tenerine sono piante di dimensioni più ridotte e con una crescita più lenta. Hanno entrambe foglie grandi e ovali, i fiori sono generalmente bianchi. Nelle duracine, i frutti hanno la polpa dura e croccante che può essere, secondo la varietà, bianca, rossa o nerastra. Le tenerine invece hanno la polpa molle e molto succosa solitamente rossa o nera. Il ciliegio acido si distingue anche per altri caratteri in tre diverse categorie: le amarene, le visciole e le marasche. Moltissime varietà di ciliegio dolce sono autoincompatibili, perciò è spesso necessario piantare almeno due o tre piante vicine di varietà diverse. Nel caso in cui non ci sia spazio per più piante, per favorire l'impollinazione è possibile sistemare vicino all'albero, durante la fioritura, un ramo tagliato purché; anch'esso fiorito, di una varietà diversa. Il nostro ciliegio, ossia il Durone di Vignola, ha foglie, decidue, da ellittiche ad oblunghe, lunghe fino a 15 cm e larghe 6, affusolate all’apice, dentate acutamente. Da giovani sono bronzee, poi verde scuro e opache nella pagina superiore. La corteccia è rosso-marrone, lucida e si sfalda in strisce orizzontali. I fiori sono larghi 3 cm, bianchi, con 5 petali. Sono portati in corimbi a metà primavera, appena prima o contemporaneamente alle foglie. I frutti sono a bacca, rotondi, molto dolci e commestibili, di circa 2 o 3  centimetro di diametro E’ originario del continente europeo, può raggiungere al massimo i 25 metri di altezza (ma in coltivazione, specie se estensiva, viene tenuto molto più basso). In natura la chioma assume forma di colonna larga. Tra gli alberi da frutto, il ciliegio è uno di quelli che richiedono meno cure e producono più facilmente. Inoltre sia nel giardino sia nel frutteto è uno stupendo albero ornamentale. Ad aprile la sua meravigliosa fioritura annuncia che la primavera ormai è arrivata: una moltitudine di piccoli fiori bianchi, riuniti a gruppi di due o più, in piccoli mazzetti, appaiono, prima delle foglie. Durante l’estate offriranno abbondanti frutti dolci e polposi a tutti i golosi. In autunno le foglie si coloreranno di rosso e la pianta tornerà ad essere molto decorativa. In più ha una bella corteccia, una buona facilità colturale e soprattutto risulta una pianta molto adattabile alle più svariate condizioni climatiche.      

 

Terreno:         Buono qualsiasi tipo di terra, meglio se fertile e porosa (può essere utile aggiungere torba e sabbia).  In fatto di sottosuolo il ciliegio è molto tollerante. Sono solo da evitare i terreni eccessivamente pesanti e calcarei perché potrebbero causare carenze di ferro e incrementare la comparsa di secrezioni gommose. Nella fase vegetativa è molto utile aggiungere concime organico a lenta cessione (va benissimo lo stallatico). 

  

 

Semina:          In primavera il seme, precedentemente scarificato, va posto in un terreno fertile, misto a torba e sabbia. La germinazione dovrebbe avvenire nel giro di 3-6 settimane. Attenzione ai ristagni d’acqua che potrebbero far marcire le radici.