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REMIGIO
IL TROVATELLO DI "SENZA FAMIGLIA" DI H. H. MALOT
tratto dal romanzo di Hector Henri Malot SENZA FAMIGLIA
a fumetti , ispirato alle immagini dei cartoni animati in TV
Disegni di ARNALDO ORAZI
supplemento a Collana Gamma NUOVA SERIE n. 2
sans famille
without family / nobody's boy
sin familia
heimatlos - das findelkindSe
per certe persone privilegiate dalla fortuna e dalla sorte, come lapo
elkann, falco nathan briatore, paris hilton , emanuele filiberto,
geronimo la russa o leone lucia ferragni, la vita è un' autostrada sempre sgombra, scorrevole e
in discesa, per molte altre è un aspro, ingrato e ripido sentiero in
salita che sembra non finire mai, e alla fine solo uno su mille ce la
fa, come ci insegnano Morandi e il mitico Villa.
Figuriamoci per un bambino povero e sventurato come Remi, subito disperso in sala parto appena nato , dimenticato in fasce in una incubatrice fuori servizio e abbandonato lì come un kleenex usato in un parcheggio per lo scambio delle coppie, poi mai più reclamato da nessuno allo sportello per i rifiuti speciali ospedalieri smarriti, come deve essere stato difficoltoso e ostico il cammino della crescita con una partenza così svantaggiata e ad handicap
Ma
la giustizia delle fiabe , al contrario di quella della realtà, è
grande e misericordiosa ,e dopo vari anni di patimenti, umiliazioni, soprusi di ogni genere, infinite peripezie
tra servizi sociali , sert , caritas, ufficio immigrazione e igiene
mentale, la jella finalmente finirà, e il piccolo orfano
trovatello crescendo troverà , oltre a due cose rotondeggianti sempre
più gonfie sotto al pube, anche le sue origini e le sue radici, potendo
infine conoscere, coltivare e rinvigorire il proprio albero genealogico
per affiancarlo al tronco che gli sta germogliando in mezzo alle gambe, e
che gli darà energia e motivazione per ottenere il benevolo conforto di
una dolce e graziosa fanciulla facendo prima colpo su di lei per poi
dargliene due e poi tre e poi quattro e via via perentoriamente fino ad
inchiappettarla senza ritegno
LEGENDA STATO DI CONSERVAZIONE
condizioni ECCELLENTI (o anche EDICOLA e/o MAGAZZINO) = si intende un oggetto nuovo e perfetto oppure usato senza difetti e praticamente ancora come nuovo, tenendone per quest’ultimo caso in conto ovviamente la datazione ; corrisponde a un range di grading internazionale compreso tra 8,5 e 9,8 (non assegniamo punteggi superiori a 9,8 perchè trattasi di tipi ideali a ns avviso più teorici e scolastici che reali e concreti, ogni manufatto umano in natura ha una percentuale insita e congenita seppur infinitesimale di imperfezione)
condizioni OTTIME = oggetto nuovo (o talora anche usato ma maneggiato e conservato con molta cura) in cui non si riscontra alcun difetto rilevante e degno di nota, tutt’al più qualche minimo segno di lettura o di uso ; corrisponde a un range di grading internazionale compreso tra 7 e 8,5
condizioni BUONISSIME = oggetto usato (ed in taluni casi anche fondo di magazzino soggetto a piccole usure del tempo) con lievi imperfezioni e difetti poco vistosi, generalmente molto marginali ed appena percepibili ; corrisponde a un range di grading internazionale compreso tra 5,5 e 7
condizioni MOLTO BUONE = oggetto usato con imperfezioni vistose e difetti abbastanza spiccati, pur se non completamente invalidanti (generalmente specificati nel dettaglio alla voce CONDIZIONI nella parte inferiore della descrizione di ogni singolo oggetto); corrisponde a un range di grading internazionale compreso tra 4 e 5,5
condizioni PIU’ CHE BUONE / MEDIOCRI = oggetto usato con imperfezioni e difetti evidenti, smaccati, madornali ed invalidanti, assolutamente non collezionabile tuttavia idoneo per la semplice lettura o documentazione ; corrisponde a un range di grading internazionale inferiore a 4
per eventuali ulteriori dettagli aggiuntivi e specifici si prega di fare sempre riferimento alla voce CONDIZIONI nella parte inferiore della descrizione di ogni singolo oggetto
Nel 1999 Mediaset ha prodotto una nuova edizione dal titolo Ascolta sempre il cuore Remì con una nuova sigla di Cristina D'Avena con titolo omonimo e rifacendone interamente il doppiaggio. Nel 2003 la stessa Mediaset ha riproposto l'anime con la vecchia sigla del 1979 pur mantenendo le immagini e il titolo della nuova sigla.
A differenza della serie del 1996 "Dolce piccola Remì" della Nippon Animation, ispirato assai più liberamente allo stesso romanzo e che ha per protagonista una bambina, questa versione ha come protagonista un ragazzo ed è molto più rispondente alla trama originale del libro.
Nato a Londra da una nobile famiglia inglese, Richard Milligan viene rapito ancora in fasce per ordine dello zio che vuol diventare unico erede delle fortune di famiglia. I rapitori lasciano il neonato in Francia a Parigi, dove il signor Gerolamo Barberin lo trova per caso e decide di allevarlo insieme alla moglie, dandogli il nome di Remì. Il padre lavora come muratore a Parigi e manda i pochi soldi che guadagna alla moglie in paese, ma un brutto giorno si infortuna cadendo da un'impalcatura, rimanendo invalido al lavoro. Fa causa al padrone del cantiere spendendo tutti i soldi della famiglia nel processo, ma la perde: la famiglia è completamente rovinata ed è costretta a vendere l'unica mucca per ripagare i debiti.
Remì ora è una bocca di troppo da sfamare e il signor Barberin accetta la proposta del signor Vitali, incontrato per caso in una locanda della città, che si dice interessato a prendersi cura del ragazzino ormai di otto anni, e farlo lavorare nella sua compagnia artistica ambulante. La decisione spezza il cuore della madre adottiva, che non accetta la decisione del marito, ma Remì è ormai partito ed è un membro della compagnia Vitali, assieme ai cani Capi, Zerbino, Dolce ed alla scimmietta Joli Coeur.
Col passare del tempo Remì si integra perfettamente nella compagnia, imparando a fare parecchi numeri divertenti con gli animali, ma i momenti sereni terminano quando il signor Vitali, per difendere il suo cane Capi dai maltrattamenti di un gendarme, finisce in carcere per due mesi.
Remì è così costretto ad addossarsi il carico del mantenimento degli animali e quando ormai, stremato e senza cibo è assalito dalla disperazione, incontra casualmente la signora Milligan, che con la sua imbarcazione, il Cigno, sta risalendo i fiumi della Francia nella speranza di guarire il figlioletto Arthur colpito da una grave forma di artrosi alle gambe. La signora Milligan è in realtà la vera madre di Remì, ma sia lei sia il ragazzo non hanno assolutamente idea del legame che li unisce.
Accolto sulla barca, Remì accetta di passare sul Cigno i mesi che lo separano dalla scarcerazione del signor Vitali e il lungo soggiorno del ragazzo a bordo, porta la signora a convincersi che il suo primogenito Richard, rapito in tenera età, sia ancora vivo.
Allo scadere del secondo mese, Vitali viene liberato e Remì si rimette in viaggio con lui, ma la vita della compagnìa subisce un duro colpo durante lo stesso inverno di quell'anno. Le nevicate insistenti non lasciano scampo a chi, come loro, si rifugia in una capanna nei boschi: nella notte i lupi sbranano Zerbino e Dolce, inoltre la scimmietta si ammala di una preoccupante polmonite. Vitali si rende conto dell'impossibilità di sopravvivere in condizioni simili e decide di trovare una sistemazione per il suo figlioccio. Il destino però non gli sorride, una seconda tormenta gli è fatale e dopo la morte della scimmietta pochi giorni prima, muore lasciando solo il ragazzo, che sopravvive solo perché il fedele Capi lo salva scaldandolo con il suo corpo.
Il ragazzo semiassiderato viene trovato dalla famiglia Acquin, che lo cura e lo accoglie come un figlio, anche per la forte simpatìa che per lui nutre Elisa la più piccola delle figlie, che per una malattia infantile ha perso l'uso della parola. Non passa molto tempo che la sciagura si abbatte senza pietà anche sulla famiglia Acquin, la quale, già indebitatasi per costruire una serra di fiori, perde ogni cosa dopo che una violenta grandinata distrugge tutte le serre. Il padre, condannato al carcere per debiti e alla confisca dei beni, lascia i figli presso i suoi parenti sparsi per la Francia, ma per Remì non c'è posto. Il ragazzo promette ai nuovi fratelli che avrebbe fatto da collegamento fra loro, andandoli a trovare a turno e va a Parigi, dove ritrova un vecchio amico, Mattìa, che per sopravvivere escogita ogni stratagemma ai limiti della legalità.
Intanto anche Gerolamo Barberin si reca a Parigi per cercare Remì e consegnarlo all'avvocato Galley che sta cercando il ragazzo per conto della sua vera famiglia. Ma Gerolamo è gravemente malato e ritrova Remì solamente quando è ormai in fin di vita. Prima di morire rivela al ragazzo che sua madre è ancora viva e che lo sta cercando.
A questo punto Remì e Mattia decidono di partire per l'Inghilterra per recarsi dall'avvocato Galley, ma cadono senza volerlo nel tranello teso dai Driscoll, che fingendosi la vera famiglia di Remì, avevano incaricato Galley di ritrovare il ragazzino per poi usarlo come ostaggio ed estorcere denaro ai veri genitori. I due ragazzi sono quindi catturati dai Driscoll e durante la loro prigionia scoprono casualmente che la vera madre di Remì è proprio la signora Milligan che Remì aveva incontrato tanto tempo prima in Francia.
Mattia e Remì organizzano un piano di fuga, ma proprio quando sembrano poter sfuggire ai Driscoll, l'intera banda, autrice di numerosi furti viene arrestata della polizia londinese assieme allo stesso Remì durante una retata. Remì si professa estraneo alla banda, ma l'ispettore della polizia, non convinto della sua versione, lo invia al riformatorio. Mattia, con l'aiuto di Bob, un amico dei due ragazzi, riesce però a farlo fuggire. Finalmente Remì e Mattia possono ritornare in Francia alla ricerca della signora Milligan, la vera madre di Remì.
La fortuna comincia a sorridere al ragazzo ormai diventato quasi undicenne: la signora Milligan, infatti, ha incontrato casualmente Beniamino, uno dei figli del signor Acquin, il quale le ha raccontato le peripezie del ragazzo accennando alle sue misteriose origini di trovatello. La donna, insospettita dalle ombre sul passato di Remì, decide di andare fino in fondo alla faccenda e si reca al villaggio di Chavanon per incontrare la donna che lo ha trovato ed allevato nei primi anni di vita. Il vestito indossato dal bambino, ancora conservato dalla signora Barberin, non lascia dubbi alla nobile inglese: ora sa che Remì è il bambino che le venne rapito ancora in fasce.
Anche Mattìa e Remì arrivano poco dopo a Chavanon, e la madre adottiva informa Remì che la la signora Milligan è appena partita per Ginevra con il figlio Arthur e con la piccola Elisa. Arthur dovrà essere operato e Elisa sarà visitata da un esperto per tentare di farla parlare di nuovo.
A Ginevra si ha l'incontro finale della serie: Remì ritrova la sua vera madre e Elisa, che finalmente riesce a parlare di nuovo dopo aver rivisto il suo adorato Remì. Ora la tranquillità sembra entrare nella sua vita e Remì potrebbe fermarsi con Mattia nella casa della signora Milligan, tuttavia i due ragazzi decideranno di proseguire per un po' il loro viaggio per la Francia per raggiungere la loro totale indipendenza.
Dieci anni dopo Remì sposerà la dolce Elisa e diverrà avvocato, Mattìa invece sfrutterà il suo grande talento nella musica e diventerà un violinista di fama internazionale.
ASCOLTA SEMPRE IL CUORE REMI'
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Tratto dal romanzo "Senza famiglia" di Hector Malot, la storia più strappalacrime del mondo dei cartoni degli anni 80, più simile a un romanzo di Dickens che a un semplice cartone, ma se non altro con un bel lieto fine. Uno dei cartoni irrinunciabili per noi bambini degli anni 80.
Remi, piccolo bambino che abita nella provincia francese, si ritrova improvvisamente in una brutta situazione, quando suo padre, rimasto invalido per un infortunio sul lavoro, per racimolare un po' di soldi decide di venderlo a un suonatore ambulante, rivelandogli anche di non essere il suo vero genitore, ma di averlo trovato neonato, fuori da una chiesa.
Il suonatore che ha comprato Remi è Vitali, un emigrante italiano dall'aspetto burbero (molto simile al nonno di Heidi), che costringe il piccolo a girare con lui per la Francia, facendogli suonare l'arpa nel corso di spettacoli musicali organizzati nelle fiere e nei mercati: con loro, ci sono anche la scimmietta Jolie Coeur e i tre cani ammaestrati Capi, Zerbino e Dolce.
Inizialmente, Vitali fà paura a Remi, ma poi si rivelerà un uomo gentile e affettuoso, un vero padre per il povero bambino "senza famiglia". La compagnia di girovaghi continua a girare la Francia, cercando di racimolare i pochi soldi per tirare avanti un altro giorno, mentre Remi in cuore suo spera sempre di poter, un giorno, ritrovare sua madre. Ai musicanti, si unisce intanto un nuovo elemento, Mattia.
L'arrivo del piccolo violinista, che diventa presto un amico fraterno di Remi, è l'unico momento lieto, prima dell'arrivo dell'inverno, del freddo e della fame. Prima muoiono i cani, difendendo gli umani attaccati da un branco di lupi. Poi tocca alla piccola scimmietta, che muore per una polmonite. E infine a Vitali, stroncato dal freddo e dalla fame, dopo che si era privato del mangiare per darlo ai suoi due ragazzi.
I due amici fraterni passeranno molte altre avventure e disavventure insieme, lasciandosi e ritrovandosi varie volte, con Remi che si avvicina varie volte alla sua vera madre, ma che verrà addirittura rapito per riscatto, prima di ritrovarla, finalmente, in Svizzera.
È la ricca signora Milligan, che non solo è felice di riabbracciare il figlio, ma accoglierà con sè e l'altro figlio, Arthur, anche il coraggioso Mattia. Dopo tante lacrime e sventure, la storia di Remi finisce tra la gioia, con addirittura il fratello acquisito Arthur che miracolosamente riacquisterà anche l'uso delle gambe, che aveva perso.
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