Per fragola si intendono i frutti (in realtà si tratta di un frutto aggregato) delle piante del genere Fragaria a cui appartengono molte specie differenti.

Comunemente con questo termine si intende la parte edule della pianta: anche se le fragole sono considerate dei frutti dal punto di vista nutrizionale, non lo sono dal punto di vista botanico: i frutti veri e propri sono i cosiddetti alcheni ossia i semini gialli che si vedono sulla superficie della fragola. La fragola viene considerata come un frutto aggregato perché non è altro che il ricettacolo ingrossato di un'infiorescenza, posizionata di norma su un apposito stelo.

La pianta, al di fuori del sistema riproduttivo, ha sistemi di moltiplicazione non sessuale, come lo stolone, ramificazione laterale radicante per mezzo della quale può produrre nuovi cespi che sono di fatto cloni dello stesso individuo vegetale. Le fragole oggi comunemente coltivate sono ibridi derivanti dall'incrocio tra varietà europee e varietà americane.

La peculiarità di questa fragola è di avere un colore violaceo tendente al nero, nonostante il suo sapore dolcissimo ed addirittura un'acidità inferiore rispetto alle fragole classiche.


Terreno e clima: cresce in qualunque terreno, meglio se terricciato di foglie e in qualunque clima, tollera l’ombra, ma gradisce il sole, i frutti sono più profumati e dolci in zone a clima freddo

Quantità di acqua richiesta: non necessitano di molta acqua e temono l’umidità

Semina: la semina va fatta in semenzaia o comunque in ambiente protetto a fine estate per avere un buon raccolto la primavera successiva, se fatta in primavera, con clima estivo asciutto, il raccolto si avrà in autunno

Cure culturali: utile la pacciamatura per impedire la propagazione di erbacce tra le aiuole e il controllo di eventuali lumache; eventuali uccelli si tengono lontani mettendo una rete sopra l’aiuola 

Raccolta: staccare la fragola con il peduncolo intatto così da conservare vitamine ed elementi nutritivi

Germinazione facile, non richiede esperienza