I libri e i documenti originali che qui vengono proposti fanno parte di una collezione privata riguardante il noto poeta e scrittore Giuseppe Giusti (Monsummano, 13 maggio 1809 – Firenze, 31 marzo 1850)


1. POESIE ITALIANE tratte da una stampa a penna, 1846 (Terza edizione luganese stampata dalla Tipografia della Svizzera Italiana a cura di Cesare Correnti. Edizione notabilmente aumentata e corretta. Brusselle (si tratta di Lugano), 1846, in 16; ottima legatura dell’epoca con titolo in oro al dorso; pp. 4 + 363. Colorazione delle copertine sciupata (vedi foto) e con qualche fioritura nelle pagine interne ma nel complesso in buone condizioni. Edizione rara pubblicata anonima (come le due precedenti) all'insaputa dell’Autore Giuseppe Giusti.

2. Tre grandi fogli (tipo protocollo a righe ripiegati in sei pagine 20x29 cm) fittamente manoscritti su 11 fronti (un ultimo/dodicesimo è bianco) con 6 poesie di Giuseppe Giusti. Ci sono vaghe somiglianze con la calligrafia del poeta ma sarebbe certamente azzardato attribuirle alla sua mano. Le poesie manoscritte sono, nell’ordine (con, tra parentesi, i titoli corrispondenti dell’ultima edizione):

Negli anni ‘30 dell’Ottocento, infatti, giravano di mano in mano, fra gli studenti di Pisa ma non solo lì, le scritture del Mazzini, degli adepti alla Giovine Italia e anche le poesie del Giusti (“perché i suoi versi correvano manoscritti per le mani di tutti ed erano stampati da librai ladri”).

Penso, in altri termini, che potrebbe trattarsi, se non dell’Autore, di trascrizioni coeve. Le poesie sono certamente della stessa mano, e sembrano aderire alla prima edizione anonima del 1844 di “POESIE ITALIANE tratte da una stampa a penna”. Le differenze sono, al contrario, sostanziali rispetto alle edizioni a stampa successive dell’Autore (ad esempio l’edizione presa a confronto di Bastia del 1851 “Poesie Complete – Ultima Edizione”). Come si vede ci sono molte occasioni per ulteriori valutazioni e analisi. Probabilmente tra il 1833 e il 1840 queste erano le versioni che circolavano manoscritte. Una perizia calligrafica per accertare se si tratti di una trascrizione autografa potrebbe riservare delle sorprese. I manoscritti sarebbero, in ogni caso, antecedenti al 1844.

3. Epistolario di Giuseppe Giusti. Le Monnier, Firenze, 1863. Due Volumi.

Condizioni buone, ordinari segni d'uso e del tempo, nome all'occhietto timbro privato con abrasione all'occhietto. 2 v. (480 p. [1] c. di tav.; 460 p.) 17 cm m.p. con titoli oro.

4. Poesie di Giuseppe Giusti illustrate da Adolfo Matarelli. Commentate da un condiscepolo dell'autore e annotate di ricordi storici dal Prof. Giulio Cappi, Milano, Aliprandi & Galliani, Librai Editori, 1887.
Con un ritratto del Giusti fuori testo in 2a e centinaia di illustrazioni in bianco e nero nel testo, opera di Adolfo Matarelli (Mata). Grandi dimensioni (34 x 25 cm), pp. (8), 560, (1), legatura coeva in mezza pelle con titoli in oro al dorso. Segni d'uso e del tempo. In ragione della fragilità della carta oltre ad un generale ingiallimento sono frequenti fioriture, arrossature e in particolare ai margini, piccoli strappi o mancanze (nella prime 40 pagine ma che non depauperano il testo) sovente riparate con carta adesiva filatelica (rimovibile in caso di restauro). Qualche piega nelle prime pagine. Discrete condizioni, completo e con solida legatura. (Si vedano le fotografie che fanno parte integrante della presente offerta).

5. "POESIE COMPLETE DI GIUSEPPE GIUSTI" ultima edizione, BASTIA 1851. - In sedicesimo pp. 346. Copertina cartonata non coeva con titoli in oro applicati sul dorso. Appunti manoscritti e dediche sulla pagina d’ingresso e sulla prima con i titoli. Complessivamente in buone condizioni.

6. Due cartoline rare datate 1902 (con ritratto del Giusti di G. Bezzuoli) e 1916 (Monsummano, casa natale e biblioteca).

7. Il Giornale Illustrato Anno III, N° 1 Gennaio 1866. Fascicolo di 8 pp. contenete diverse incisioni, tra cui in prima un’allegoria de “Il Risorgimento d'Italia” e al centro su due pagine “Maschere dell'anno vecchio e dell'anno nuovo” con ritratto di Giuseppe giusti poeta e Gino Capponi e allegorie ricchezza e povertà.

8. Alcuni ritagli/estrazioni da giornali con, in particolare, 2 da La Lettura (1909 “Ricordi Giustiniani” e 1923 “Scarabocchi” di G. Giusti) + un piccolo foglietto con manoscritti due brevi tralci di poesie (per il tipo di carta potrebbero datarsi ai primi '900)

9. Giusti Scrittori Italiani (con notizie storiche e analisi estetiche) di Giovanni Cristofori. Ed. G.B. Paravia, Torino 1932. Pagine 114.

 

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