ALESSANDRO TASSONI 

LA SECCHIA RAPITA poema eroicomico di Alessandro Tassoni patrizio modenese colle dichiarazioni di Gaspare Salviani Romano. S'aggiungono la Prefazione, e le Annotazioni di Giannandrea Barotti Ferrarese. Le Varie Lezioni de' Testi a penna, e di molte Edizioni; e la vita del poeta composta da Lodovico Antonio Muratori bibliotecario del Serenissimo Signor Duca di Modena.

Anno pubblicazione: IN MODENA 1744
Seconda Edizione
Editore: Bartolomeo Soliani Stampatore Ducale

In 8vo (mm. 215x142), pergamena d'epoca, titolo in oro al dorso sbiadito e poco leggibile, tagli neri (leggermente scoloriti). Pagine [4],508 (ma 510 se si considera l’inserimento di una carta tra le pp. 98 e 99), vignetta al frontesp., ornato da capilettera figur., finalini e 4 grandi finali (a piena pagina, con una ”Torre di marmo bianca...” (la Ghirlandina), tutti inc. su legno. 

I piatti e il dorso in pergamena sono belli e sicuri. Il bordo anteriore mostra crepe in corrispondenza della giuntura bassa al dorso ma è molto sicuro.
Risguardi in carta marmorizzata, ex libris e breve appunto a matita in antiporta. Leggera sfrangiatura nella seconda antiporta.

Complessivamente esemplare ben conservato, molto bello e pulito per l'età, con comprensibile ingiallimento delle pagine. Legatura coeva in pergamena (minime spellature). Al contropiatto ex-libris non identificato.


Il volume è illustrato da belle xilografie: antiporta allegorica con l'arrivo trionfale della Secchia a Modena, il ritratto dell'Autore a pag. 46, 12 tavole (poste all'inizio di ogni canto) ed 1 albero genealogico (tavola de' personaggi della casa Tassoni di Modena), più volte ripiegiegato. 
Frontespizio stampato in rosso e nero con vignetta in calce. Variante B contenente una carta aggiunta, non segnata, inserita dopo p. 94 contenente l'Appendice alla vita di Alessandro Tassoni, ma senza la tavola ripiegata contenente un facsimile di scrittura del Tassoni (Mostra del carattere di Alessandro Tassoni), che si trova invece negli esemplari della tiratura C dopo p. 122.

"Seconda edizione". Cfr. Gamba,2097: "Due edizioni si hanno che portano la medesima data: una in 4° ch’è l’originale, ed una in 8° grande. Questa seconda ha pure briose figure, ma intagliate in legno” - 

Si tratta dell'editio minor, come la definì Gabriele D'Annunzio, rispetto a quella in 4to apparsa nello stesso anno, ma maior rispetto a quella in 24mo stampata dal Soliani nel 1743. Le figure xilografiche, benché più semplici e grossolane di quelle calcografiche dell'edizione maggiore, sono, come è stato scritto, più vicine allo spirito comico-satirico del poema. 

N.B.: Questa edizione non contiene le 2 carte geografiche e la tavola del Carroccio proprie della prima edizione.


Nota storica
"La prima edizione della Secchia stampata a Modena fu quella data da Antonio Capponi nel 1700. Data la sua scorrettezza, negli ambienti culturali cittadini, dominati dalla figura di L.A. Muratori e dal suo gusto celebrativo per le memorie patrie, si sentì l'esigenza di colmare questa mancanza, pubblicando un'edizione che fosse al contempo filologicamente corretta e tipograficamente illustrata per rendere omaggio alla memoria del Tassoni. In questa situazione le tre stampe di Bartolomeo Soliani, [quella in 24mo del 1743 e quelle in 4to ed in 8vo del 1744], costituirono un avvenimento editoriale di grande rilievo." (P. Puliatti, Bibliografia di Alessandro Tassoni, Firenze, 1969)

Il testo fu curato da G.A. Barotti (1701-1772) che nella prefazione traccia una storia della composizione della Secchia e nelle note in fine  mette in evidenza allusioni a fatti e personaggi del tempo. 


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