A chi appartiene Londra? Un romanzo di Norman Collins

Due anni tondi tondi - dal Natale del 1938 fino a quello del 1940 - è l'orizzonte temporale in cui si dipana la trama di Londra mi appartiene LONDON BELONGS TO ME il romanzo-fiume di Norman Collins. Sono anni gravidi di eventi per quanto riguarda la Storia - quella con l'iniziale maiuscola -, perché il mondo è sull'orlo della Seconda Guerra e a Londra, il luogo in cui si svolgono gli eventi narrati, tutti stanno con il fiato in sospeso, incerti se la guerra scoppierà davvero oppure no. Spira un'aria molto londinese dalle pagine di questo romanzo e per rappresentare la città Collins sceglie una sua porzione molto ridotta, cioè gli abitanti dell'edificio al numero dieci di Dulcimer Street, una via fittizia del quartiere di Kennington, a sud del Tamigi. Le loro vicissitudini, talvolta tragiche ma altrettanto spesso banali o quotidiane, finiscono per dare un'idea di come dovevano vivere più o meno tutti gli altri londinesi a quell'epoca.

E chi sono i personaggi su cui si posa, di volta in volta, lo sguardo dell'autore? Il nucleo centrale è formato dal signore e dalla signora Josser - il romanzo si apre con il pensionamento del primo dal suo lavoro di contabile -, che vivono a pigione al dieci di Dulcimer Street, di proprietà della signora Vizzard, costretta ad affittare stanze dopo la morte del marito. I signori Josser hanno due figli: Ted, sposato con Cynthia e padre di Baby, e Doris, che aspira all'indipendenza e che nel corso della storia si fidanza con Bill, giovane studente di medicina. Nello stesso edificio abitano poi la signora Boon con il figlio ventenne Percy, di professione meccanico ma con il vizietto del furto di automobili, almeno finché non resta coinvolto in qualcosa di ben più grosso che lo fa atterrare direttamente in prigione. Non mancano gli originali: Connie, una vecchia attrice male in arnese e sempre a corto di quattrini, ridotta a fare la guardarobiera in un locale notturno, e il signor Puddy, vedovo sessantenne sempre alle prese con il cibo - specie se in scatola - e dalla voce adenoidale. A questi si aggiunge il signor Squales - o, per l'esattezza, Enrico Qualito -, di origine italiana, che millanta capacità da medium riuscendo così a entrare nelle grazie della signora Vizzard fino ad arrivare a un passo dal matrimonio.

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