LA LETTERA DELLA SCOPERTA Febbraio-Marzo 1493 |
CRISTOFORO COLOMBO LIGUORI EDITORE |
collana BARATARIA n. 7
212 PAGINE
Il
15 febbraio 1943, ormai rientrato nel "mare di Spagna"
Colombo consegnava i dati essenziali della scoperta a una lettera che
nel giro di pochi mesi sarebbe divenuta il primo best-seller
della letteratura americanistica. Di lì a un mese il testo
raggiungeva infatti l’ Italia, incontrando particolare fortuna
nell’ ambiente mercantile e diplomatico in cui era maturato il
viaggio di scoperta, come documentano i volgarizzamenti e le
traduzioni che ne derivano, tra i quali spicca la versione latina
redatta presso la Curia pontificia dall’ aragonese Leandro de Cosco.
Si ripropone così una trafila che trova un adeguato antecedente nel
Milione
e che qualche anno più tardi verrà riproposta dai testi a stampa di
Amerigo Vespucci. In questo senso, la storia della lettera appartiene
per intero alla storia della ricezione del Nuovo Mondo, che, di
fatto, ne resterà a lungo condizionata, subendo l’attrazione di
una serie di modelli e di stereotipi, per i quali Colombo è al tempo
stesso lo scopritore e l’ «inventore» dell’ America.
Nel
volume curato da Luciano Formisano, la lettera, solitamente
trascurata o pubblicata in appendice al Giornale di bordo, ritrova
finalmente la sua autonomia, collocandosi all’ interno di un corpus
che al testo originale spagnolo affianca le versioni coeve toscana e
latina e il travestimento «canterino» operato dal fiorentino
Giuliano Dati (in assoluto il primo testo letterario ispirato dalla
grande scoperta). Del tutto inedito è l’ampio commento, equamente
orientato sul contenuto e sullo stile e vòlto a illustrare la
problematica complessiva di Colombo narratore e propagandista di se
stesso.
STATO D' USO: BUONO