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Carlo Carretto
(Alessandria,
2 aprile 1910
– Spello, 4
ottobre 1988) è
stato un religioso
italiano, della
congregazione
cattolica dei Piccoli
Fratelli del Vangelo.
Nel 1952
si trova in disaccordo con una parte importante del mondo politico
cattolico che desiderava un' alleanza con la Destra; Carlo Carretto
deve dimettersi dal suo incarico di presidente della GIAC. È in
questo frangente che matura la decisione di entrare a far parte della
congregazione religiosa dei Piccoli
Fratelli di Gesù fondata da René Voillaume e ispirata dalla
figura di Charles
de Foucauld.
L'8 dicembre 1954
parte per l' Algeria,
per il noviziato di El
Abiodh, vicino ad Orano;
per dieci anni vivrà una vita eremitica nel Sahara,
fatta di preghiera,
silenzio e
lavoro,
esperienza che esprimerà in Lettere
dal deserto,
e in tutti i libri che scriverà in seguito. La stessa esperienza
alimenterà anche tutta la sua vita e la sua azione successiva.
Qui, per un certo
periodo, ritrova il suo vecchio amico Arturo
Paoli, anch' egli passato dalla dirigenza dell' Azione Cattolica
alla vita religiosa nel deserto
del Sahara.
Rientrato in Italia
nel 1965 si stabilisce a Spello
(Umbria), dove
Leonello Radi
(già presidente della GIAC di Foligno) è riuscito a far affidare
alla Fraternità dei Piccoli Fratelli del Vangelo l' ex convento
francescano di San Girolamo, vicino al cimitero. Fratel Carlo è
entusiasta della nuova sistemazione. Leonello Radi dirà: "l' attività
principale di Carlo Carretto erano le otto ore di preghiera al
giorno. L' ho trasportato non so quante volte con il mio maggiolino
rosso. Durante il viaggio si conversava e, soprattutto, si pregava".
Ben presto lo spirito di iniziativa di Carretto ed il prestigio di
cui gode, aprono la comunità all' accoglienza di quanti, credenti e
non, desiderano trascorrervi un periodo di riflessione e di ricerca
di fede vissuto nella preghiera, nel lavoro manuale e nello scambio
di esperienze. Al convento in cui la Fraternità
risiede, si aggiungono man mano molte case di campagna sparse sul
monte Subasio che
vengono trasformate in eremitaggi (Giacobbe, Elia, Charles de
Foucauld, San Francesco, Sant' Angela, Santa Chiara, San Giorgio, Béni
Abbès,...). Carretto sarà per oltre vent' anni l' animatore di
questo centro affiancato da molti collaboratori, amici e benefattori,
tra cui, molto importante per l'attività del gruppo, l' ingegnere
romano Renato Di Tillo, fraterno amico anche di Madre Teresa di
Calcutta.
Durante questi anni
continua la sua attività di scrittore iniziata negli anni giovanili.
Tra i libri di quel periodo va ricordato Famiglia piccola chiesa
che suscitò contrasti nel mondo cattolico per alcune sue idee non
rispondenti alla morale cristiana.
Uomo della parola e
della penna, usò con molta efficacia questi due mezzi per comunicare
agli altri le sue "scoperte" e la sua esperienza nella
fede.
I suoi libri sono
stati tradotti in molte lingue e gli hanno creato una schiera di
lettori e di amici in molti Paesi del mondo. Spesso veniva invitato,
perciò, a portare la sua parola in conferenze e incontri spirituali.
La sua profonda interiorità non lo isolava dal mondo e dai suoi
problemi, ma anzi lo spingeva ad interessarsene in spirito di
"profezia"
e di servizio.
promemoria
interno: SB